← Indietro

Legge bilancio 2025, il calcolo dell'accantonamento dimentica la TARIP

Il disegno di legge di bilancio 2024 prevede all'art. 104 il concorso di finanza pubblica enti territoriali che passa anche dall'accantonamento forzoso di parte corrente, di cui commi 5 e 6 stesso articolo.

Circa i criteri di riparto su ogni Comune, la norma prevede che Gli importi del contributo a carico di ciascun ente sono determinati sulla base di criteri e modalità definiti con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell'interno, da emanare entro il 31 gennaio 2025, previa intesa in sede di Conferenza Stato- città ed autonomie locali, anche in proporzione agli impegni di spesa corrente al netto degli impegni per interessi, per la gestione ordinaria del servizio pubblico di raccolta, smaltimento, trattamento e conferimento in discarica dei rifiuti, per trasferimenti al bilancio dello Stato per concorso alla finanza pubblica e per le spese della Missione 12, come risultanti dal rendiconto 2023 o in caso di mancanza, dall'ultimo rendiconto approvato.

Quindi il contributo alla finanza pubblica si calcola sulla base dell'impegnato netto 2023, ottenuto decurtando dagli impegni di spesa corrente una serie di voci tra cui quelle relative al servizio rifiuti. Lo schema normativo tuttavia dimentica che i Comuni che sono passati da TARI a TARIP, ovvero a tariffa corrispettivo, non hanno più tale voce a bilancio, nè in entrata nè in spesa, in quanto passati nel bilancio del gestore.

E' necessario che, almeno nel decreto attuativo di tale disposizione, previsto entro il 31 gennaio 2025, sia considerata, extracontabilmente, tale voce anche per i Comuni che sono passati a Tariffa corrispettivo.