Legge bilancio 2025, Anci chiede una riduzione dell'accantonamento forzoso
Pur consapevole che l'accantonamento forzoso di cui art. 104 disegno di legge di bilancio 2025 non si potrà evitare, posti i vincoli di finanza pubblica in contesto europeo, ANCI ne chiede almeno la riduzione, proponendo il seguente emendamento:
"All’articolo 104, comma 5, le parole da “pari a 140 milioni di euro” fino alla fine del periodo sono sostituite dalle seguenti “pari a 108 milioni di euro per l’anno 2025, a 223 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2028 e a 390 milioni di euro per l’anno 2029, di cui 100 milioni di euro per l’anno 2025, 200 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2028 e 350 milioni di euro per l’anno 2029 a carico dei comuni e 8 milioni di euro per l’anno 2025, 23 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2028 e 40 milioni di euro per l’anno 2029 a carico delle province e città metropolitane.”.
Agli oneri derivanti dalle modifiche indicate, pari a 32 milioni per l’anno 2025, 67 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026, 2027 e 2028 e a 100 milioni di euro per l’anno 2029, si provvede mediante riduzioni di pari importo del fondo di cui all’articolo 121, comma 2"
L'articolo 121, comma 2 riguarda il Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili che si manifestano nel corso della gestione.
La norma proposta da ANCI si propone di diminuire il contributo al risanamento della finanza pubblica richiesto agli enti locali nel quinquennio 2025-29, da 140 a 108 mln. di euro per il 2025, da 290 a 223 mln. di euro annui per 2026 e 2027 e da 490 a 350 mln. di euro, in considerazione del contesto di sostanziale stabilità della spesa degli enti locali, già colpiti da sproporzionate manovre restrittive nello scorso decennio, e della necessità di contenere l’aggravio in un periodo di forte pressione degli aumenti dei prezzi e degli oneri di personale a fronte di strutturali rigidità nella struttura delle entrate locali.
In ogni caso, confermiamo la necessità che gli enti locali prevedano già nella bozza di bilancio 2025 un accantonamento forzoso stimato, come evidenziato in precedenti news, con raccomandazione di finanziare tale accantonamento con entrate correnti di competenza e non con l'avanzo libero di amministrazione, che oltre a tutto non si può certo applicare in forma presunta.