Legge bilancio 2022, come cambia l'addizionale comunale Irpef
Il testo definitivo della legge di bilancio 2022, da noi pubblicato in tempo reale nei giorni scorsi, prevede la modifica dell'addizionale comunale Irpef entro il 31 marzo 2022, per adeguarla alla nuova struttura dell'Irpef, basata su 4 scaglioni. Il testo di riferimento è l'art. 1 comma 6 della manovra:
"Entro il 31 marzo 2022, o, in caso di scadenza successiva, entro il termine di approvazione del bilancio di previsione, i comuni per l’anno 2022 modificano gli scaglioni e le aliquote dell’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche al fine di conformarsi alla nuova articolazione prevista per l’imposta sul reddito delle persone fisiche".
TUTTI i Comuni dovranno preoccuparsi della revisione del gettito, anche quelli che hanno aliquota unica.
Il calcolo proporzionale del peso dei nuovi scaglioni e relative aliquote si farà sentire maggiormente sui redditi tra i 50.000 e i 75.000 euro. Saranno aggiornati i simulatori.
In base ai principi contabili, i Comuni possono accertare l’addizionale comunale Irpef per un importo pari a quello accertato nell’esercizio finanziario del secondo anno precedente quello di riferimento e comunque non superiore alla somma degli incassi dell’anno precedente in c/residui e del secondo anno precedente in c/competenza, riferiti all’anno di imposta (ad esempio, nel 2016 le entrate per l’addizionale comunale irpef sono accertate per un importo pari agli accertamenti del 2014 per addizionale irpef, incassati in c/competenza nel 2014 e in c/residui nel 2015). In caso di modifica delle aliquote, l’importo da accertare nell’esercizio di riferimento in cui sono state introdotte le variazioni delle aliquote e in quello successivo, è riproporzionato tenendo conto delle variazioni deliberate. In caso di modifica della fascia di esenzione, l’importo da accertare nell’esercizio di riferimento e in quello successivo, è stimato sulla base di una valutazione prudenziale. In caso di istituzione del tributo, per il primo anno, l’accertamento è effettuato sulla base di una stima prudenziale effettuata dall’ente mediante l’utilizzo del simulatore fiscale disponibile sul portale del federalismo fiscale. In ogni caso l’importo da accertare conseguente alle modifiche delle aliquote e della fascia di esenzione, o all’istituzione del tributo, non può essere superiore a quello risultante dall’utilizzo del simulatore fiscale disponibile sul portale del federalismo fiscale