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Le partecipate assumono solo con procedure selettive

La Suprema Corte di Cassazione è di recente intervenuta, con la sentenza n. 12414 del 11 maggio 2021, sul tema delle assunzioni di personale da parte delle società in house.

I giudici di legittimità hanno chiarito che, in materia di società c.d. in house, il reclutamento del personale deve avvenire, secondo quanto disposto dal D. l. n. 112/2008, convertito con modifiche in L. n. 133/2008 (nel testo risultante a seguito delle modifiche apportate dalla L. n. 102/2009), in ossequio ai criteri previsti dall'art. 35 del D. lgs. n. 165/2001, ossia mediante l'esperimento di procedure selettive o concorsuali.

La Corte ha altresì specificato che, avendo tali disposizioni carattere imperativo, la violazione delle stesse impedisce la conversione dei rapporti di lavoro a tempo determinato in rapporti a tempo indeterminato.