Le maggiori spese delle bollette non sono spese Covid
La Ragioneria Generale dello Stato ritiene che le maggiori spese a titolo I per le bollette di luce e gas non possano essere finanziate con le risorse derivanti dai ristori Covid 2020 e 2021 confluiti in avanzo 2021.
In merito al quesito posto si rappresenta, scrive la RGS, preliminarmente, che le risorse assegnate agli enti locali a valere sul Fondo per l’esercizio delle funzioni degli enti locali di cui all’articolo 106 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, come rifinanziato dall’articolo 39 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, sono vincolate alla finalità di ristorare la perdita di gettito connessa all'emergenza epidemiologica da COVID19 tenendo conto delle minori spese e delle maggiori spese (al netto dei ristori) legate alla richiamata emergenza.
Ciò premesso, non è possibile considerare “maggiori spese COVID” le maggiori spese da sostenere per i rincari delle utenze in quanto non strettamente correlate alla richiamata emergenza e, conseguentemente, non si ritiene ammissibile il loro finanziamento a valere sulle risorse del richiamato Fondo.
In ogni caso, si è in attesa della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del DL Sostegni ter, varato dal Consiglio dei Ministri il 21 gennaio scorso, che consente all’art. 12 l’applicazione sulla competenza 2022 dell’avanzo vincolato da fondi Covid 2021.