Le agevolazioni concesse sui tributi non sono minori entrate Covid
In merito alla certificazione sulle minori entrate e sulle maggiori spese, al netto dei ristori ricevuti (es. IMU turistica e Tosap / Cosap) di cui art. 39 comma 2 DL 104/2020 alcuni enti locali si chiedono: se l’ente finanzia l’autorizzazione di spesa come contributo e poi incassa su Tari o su altre entrate tributarie o tariffarie, facendo mandato reversale a regolarizzo, come farà a certificare la minore entrata?
La risposta è immediata: non è una minore entrata da contabilizzare ai fini Covid. Se la minore entrata da Covid deriva da difficoltà di pagamento di contribuenti e utenti quella è da conteggiare. Non è da conteggiare la minore entrata decisa da Comune – Regione – Stato per la quale c’è comunque una forma di ristoro (o dallo Stato – vedasi IMU turistica, o dalla Regione o dal Comune – che si autofinanzia il ristoro).
Non a caso il comma 2 dell’art. 39 DL 104/2020 dispone: “La certificazione di cui al periodo precedente non include le riduzioni di gettito derivanti da interventi autonomamente assunti dalla regione o provincia autonoma per gli enti locali del proprio territorio, con eccezione degli interventi di adeguamento alla normativa nazionale”.