La revoca di un finanziamento causa danno e responsabilità
Nel corso del ciclo di Webinar organizzati da Delfino & Partners con Magistrato Procura Corte Conti in tema di responsabilità dipendenti e amministratori enti locali, è emersa questa mattina una questione di grande rilevanza, ovvero, la revoca di un finanziamento sui lavori pubblici, da parte del Ministero o altro ente erogante, per mancato rispetto dei tempi e delle procedure relative (bando; aggiudicazione; inizio lavori; stati avanzamento lavori; fine lavori; rendicontazioni).
Secondo il Magistrato della Procura Corte Conti Veneto, dott. Spagnuolo, l’ipotesi citata causa danno erariale - anche se le somme “rimangono presso la Pubblica Amministrazione” - e relative responsabilità di dirigenti e amministratori.
Il consiglio, per limitare i danni, è procedere a rinuncia del finanziamento, prima di subire la revoca. Da valutare attentamente, poi, sono le condizioni di ammissibilità effettiva da parte dell’ente, basate sull’adeguatezza organizzativa. Detto in altri termini, prima di chiedere un finanziamento, il Comune deve pensarci bene, verificando se ci sono le condizioni organizzative interne per portare avanti i lavori.
Da segnalare è anche il necessario intervento dell’Organo di revisione, che deve intervenire in tempo congruo. E’ ritenuto congruo, pur in assenza di espressa previsione normativa, il termine di 30 giorni dal verificarsi del fatto; senza attendere necessariamente la compilazione del questionario su bilancio e rendiconto.