La programmazione del lavoro agile, riflessioni dell’UPI
L’UPI – Unione Province Italiane – ha pubblicato un interessante DOCUMENTO sulla programmazione del lavoro agile e la definizione del POLA, piano organizzativo lavoro agile, da approvare a decorrere dal 01 gennaio 2021.
Lo smart working semplificato – rileva l’UPI - di cui all’art. 87 del DL 18/2020 è consentito fino al 31.12.2020 (art. 263, comma 1, primo periodo, del DL 34/20, integrato dall’art. 31 del DL 76/20, convertito in Legge 120/20). Esso, tuttavia, non può essere applicato più in forma generalizzata a tutto il personale non addetto ad attività indifferibili ed urgenti. L’art. 263 del DL 34/2020 ha, infatti, superato (prima con la deroga e a decorrere dal 15 settembre 2020 con l’abrogazione), la lett. a) del comma 1 dell’art. 87 che limitava la presenza negli uffici pubblici agli addetti alle sole attività indifferibili e urgenti.
Il principio espresso dal legislatore è, oggi, quello del rientro in servizio del personale che durante il periodo di lockdown, prestava il servizio in modalità lavoro agile, in quanto non addetto ad attività indifferibili. La legge prevede che siano i dirigenti ad organizzare tale rientro, garantendo che esso avvenga in piena sicurezza, nel rispetto del protocollo stipulato dal Dipartimento Funzione pubblica con le OO.SS. il 24 luglio 2020.
Dall’altro, il legislatore con il citato art. 263, ha disposto che i dirigenti debbano organizzare il lavoro dei dipendenti e l’erogazione dei servizi puntando sulla flessibilità oraria, su soluzioni digitali (portali e accesso ai servizi on demand) e tramite sistemi di interlocuzione programmata e non in presenza con l’utenza.