Ispezioni Anac sull’osservanza normativa sul conflitto di interesse
Inosservanza della normativa sul conflitto d’interesse. Mancato rispetto dei termini per la stipula del contratto. Carenza di motivazioni per il mancato ricorso alla suddivisione in lotti negli appalti. Inosservanza della normativa sulle modifiche del contratto in corso di esecuzione. Sono queste alcuni dei rilievi contestati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione alla società di gestione idrica dei comuni di una importante provincia del Centro Italia.
Al termine di un sopralluogo e una approfondita ispezione, con un Atto del Presidente Anac ha concluso la vigilanza e comunicato alla Società le criticità rilevate. L’Autorità chiede ora “di tener conto per i futuri affidamenti di contratti pubblici di quanto rilevato, prestando cura nella redazione degli atti di gara affinché risultino motivati, coerenti e privi di incongruenze”.
L’ispezione di Anac è partita a seguito di un periodico controllo che l’Autorità svolge a campione sugli appalti. Dalla Banca Dati Anac risultavano incongruenze, e che l’ispezione ha provato. Tra queste: la mancanza di suddivisione in lotti, che la legge prescrive per favorire anche le piccole-medie imprese; l’anomalia delle offerte; la mancanza di rispetto dei termini dei contratti; le mancate sottoscrizioni delle dichiarazioni di assenza di conflitto d’interesse del personale della stazione appaltante nei confronti degli operatori economici in gara. Tra le varie irregolarità riscontrate anche la non conformità alla norma della nomina del direttore dell’esecuzione lavori, e la presenza di varianti non conformi al Codice degli Appalti.