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Indennità di funzione amministratori, prorogata la certificazione 2022

La certificazione sull’utilizzo 2022 del contributo statale a copertura dell’indennità di funzione amministratori dopo gli aumenti di cui Legge 234/2021 è scaduta il 15 maggio 2023, ma adesso il Ministero dell’Interno ha deciso di riaprire i termini, definendo la nuova scadenza il 28 agosto 2023.

Il Viminale ricorda che, al fine di acquisire i dati relativi all’utilizzo del contributo statale per l’anno 2022 a concorso della copertura dell’onere sostenuto dai comuni delle regioni a statuto ordinario per l’incremento delle indennità di funzione da corrispondere ai sindaci ed agli amministratori locali ai sensi dell’articolo 1, commi da 583 a 587, della legge 30 dicembre 2021, n.234, è stato predisposto uno specifico certificato, accessibile con le consuete credenziali nell’area TBEL del sito istituzionale del Dipartimento all’indirizzo web: https://finanzalocale.interno.gov.it/apps/tbel.php/login/verify.

Al riguardo, il Ministero comunica che, per aderire alle richieste formulate da diversi comuni e per consentire ai 220 enti ancora inadempienti di procedere alla trasmissione del certificato, ha provveduto a riaprire la procedura telematica per la certificazione in argomento, che sarà utilizzabile anche per integrare o modificare i dati già inseriti. In proposito, il Ministero invita i 671 comuni che non hanno indicato gli estremi della quietanza di tesoreria ad integrare il certificato già trasmesso con tali estremi.

Si rammenta, a tal fine:

che l’integrazione o la modifica del certificato deve avvenire con l’annullamento e la sostituzione del vecchio certificato con il nuovo;

che il certificato va compilato a cura del Responsabile Servizio Finanziario con l’indicazione degli importi del contributo effettivamente utilizzati;

che negli appositi spazi presenti al passo 2 della certificazione vanno obbligatoriamente riportati gli estremi delle quietanze di tesoreria. L’inserimento di un importo non corrispondente all’ammontare della somma da quietanzare comporta la segnalazione di un errore che però non preclude la possibilità di concludere la procedura;

nel caso in cui la somma da riversare sia uguale a zero non viene richiesto l’inserimento degli estremi della quietanza;

in caso di mancata trasmissione del certificato non sarà possibile procedere all’assegnazione delle risorse per l’anno 2023.

La procedura per l’acquisizione dei certificati sarà fruibile dal fino al 28 agosto 2023.