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Incentivi tributari, il maggior gettito riscosso non utilizzato è economia vincolata

La Corte Conti Liguria, con delibera n. 179/2024, è intervenuta nuovamente sul tema degli inventivi tributari.

I magistrati rilevano che ai fini dell’applicazione dell’art. 1, comma 1091, della legge n. 145 del 2018, l’autonomia regolamentare del comune possa fare legittimo riferimento, in ragione della continuità dei cicli di bilancio e del collegamento che la norma instaura fra i vari presupposti e requisiti da essa prescritti, alla puntuale approvazione, da un lato, del rendiconto dell’esercizio precedente a quello di riferimento (esercizio di rilevazione dell’eventuale maggiore gettito accertato e riscosso) e, dall’altro, al bilancio di previsione dell’anno di riferimento, quello in cui devono essere attributi, mediante contrattazione integrativa, specifici obiettivi al personale impiegato nel settore delle entrate (da valutare, in termini di effettivo raggiungimento, nell’anno successivo a quello di riferimento).

Il maggiore gettito accertato e riscosso, relativo a IMU e TARI, destinato, nella sussistenza dei presupposti previsti dal citato comma 1091, al potenziamento delle risorse strumentali degli uffici comunali preposti alla gestione delle entrate, ove non utilizzato (in termini di impegno di spesa) entro l’esercizio di stanziamento, deve mantenere la destinazione impressa dal regolamento comunale, quale economia da entrate vincolate