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Incentivi funzioni tecniche a dipendente a tempo determinato, non si può escludere a priori

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 25696/2023, ha considerato ammissibile il riconoscimento degli incentivi funzioni tecniche a lavoratore e tempo determinato.

Secondo la Corte di Cassazione, la Corte d’Appello ha errato, respingendo in toto la domanda del lavoratore di pagamento della retribuzione per le prestazioni aggiuntive sulla base del solo rilievo, quantunque corretto, della impossibilità di accordare il compenso incentivante secondo le previsioni dell’art. 18 della legge n. 109 del 1994. Né era necessaria, per l’applicazione del principio di cui all’art. 2126 c.c., una diversa ed autonoma domanda, se non altro perché non si tratta, nel caso di specie, della nullità di un contratto di lavoro e di invocare l’eccezionale efficacia parziale di un contratto nullo, ma soltanto di esaminare una domanda di pagamento di un compenso che si assume maturato nell’ambito di un valido contratto di lavoro, in seguito al conferimento di incarichi per lo svolgimento di prestazioni aggiuntive.