Il termine di scadenza delle fatture non può essere utilizzato per compensare le fasi di sospensione
La Circolare Ragioneria Generale dello Stato n. 36/2024 rileva che in nessun caso il termine di scadenza può essere utilizzato per compensare le fasi, legittimamente previste, di sospensione della fattura. In tali circostanze, è necessario che l’amministrazione proceda alla corretta registrazione della eventuale fase di sospensione delle fatture secondo le modalità di seguito rappresentate.
Infatti, considerato che la tempestiva disponibilità e correttezza delle informazioni riguardanti la contabilizzazione dei documenti nei sistemi informativi sono essenziali per consentire al sistema PCC l’elaborazione di indicatori attendibili per la valutazione del livello e della dinamica dei tempi di pagamento e dello stock di debiti commerciali, è necessario che le amministrazioni pubbliche procedano ad una corretta registrazione della eventuale fase di sospensione delle fatture.
La Ragioneria Generale dello Stato segnala che è in corso un’analisi circa la possibilità di un ulteriore potenziamento delle procedure di controllo, anche attraverso l’individuazione di soluzioni tecnologiche, per escludere scadenze superiori a 60 giorni e subordinare l’indicazione di scadenze superiori a 30 giorni ad un atto esplicito di assenso, da parte del funzionario responsabile, con l’obbligo di indicazione della motivazione.
Ne parleremo nel webinar di martedì prossimo 26 novembre, dalle ore 9 alle ore 12 in tema IL PIANO ANNUALE DEI FLUSSI DI CASSA E IL RISPETTO DEI TEMPI DI PAGAMENTO