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Il problema delle agevolazioni TARI come aiuti di Stato

Da qualche giorno emerge tensione negli enti locali per alcune rigide interpretazione della norma sugli aiuti di Stato correlata alle agevolazioni tributarie e tariffarie, oltre alle sovvenzioni, per il Covid.

Iniziamo a ricordare che cosa significa “Aiuti di Stato”. Per questo ci aiuta il portale del Dipartimento Politiche Europee della Presidenza Consiglio dei Ministri. Per aiuto di Stato si intende qualsiasi trasferimento di risorse pubbliche a favore di alcune imprese o produzioni che, attribuendo un vantaggio economico selettivo, falsa o minaccia di falsare la concorrenza.

Nel documento ALLEGATO abbiamo ripreso i concetti di aiuti di Stato e di registro nazionale degli aiuti di Stato, come evidenziati sul portale della Presidenza Consiglio dei Ministri, oltre ché richiamato la normativa vigente in materia di cui DL 34/2020 e siamo arrivati alle seguenti conclusioni:

occorre a nostro avviso distinguere il caso di aiuti diretti alle imprese sotto forma di sovvenzioni e sussidi rispetto al caso di agevolazioni tributarie e tariffarie correlate ad un minore utilizzo di un servizio. Nel caso della TARI LE AGEVOLAZIONI, COMPRESE QUELLE SUGGERITE DA ARERA, SONO STATE RAPPORTATE ALLA MINORE PRODUZIONE DI RIFIUTI. NON SI TRATTEREBBE QUINDI DI CONTRIBUTI ALLE IMPRESE, BENSI’ DI RIDUZIONE DI UN CORRISPETTIVO CORRELATO AD UNA MINORE FRUIZIONE DI UN SERVIZIO.

Pertanto riteniamo le agevolazioni TARI siano fuori dal concetto di "aiuti di Stato" e che non debbano di conseguenza richiedere l'iscrizione sul Registro Nazionale degli aiuti di Stato.

Discorso diverso, ovviamente va fatto per ciò che è effettivamente sussidio alle imprese.