Il principio del tempus regit actum nel procedimento amministrativo
Pubblichiamo una nota dell'avv. Maurizio Lucca, Segretario generale enti locali, in materia di principio del tempus regit actum nel procedimento amministrativo.
Nel mondo del diritto amministrativo l’esigenza di certezza delle posizioni giuridiche impone di seguire alcune regole istruttorie dal momento di avvio del procedimento ad istanza di parte; più specificatamente si dovrà osservare il momento finale, quando - al termine delle attività e delle valutazioni effettuate sulla richiesta - si dovrà decidere, ossia prendere la decisione finale, con la sottoscrizione del provvedimento, dando effetti obbligatori all’atto sottoscritto, incidente la sfera giuridica del destinatario con l’accoglimento o il suo diniego.
Aspetto collegato anche ai termini di impugnazione (coincidente con la pubblicazione dell’atto o la piena conoscenza/conoscibilità: la conoscenza degli atti e, della loro lesività, costituisce un dato oggettivo, ancorato a presupposti verificabili in virtù di prove certe, ossia notifica dell’atto, pubblicazione, piena conoscenza).
Dunque, la legittimità di un provvedimento amministrativo si deve accertare con riferimento allo stato di fatto e di diritto esistente al momento della sua emanazione, secondo il principio del tempus regit actum, attinente alle sequenze procedimentali composte di atti dotati di propria autonomia funzionale, e non anche ad attività interamente disciplinate dalle norme vigenti al momento in cui essa ha inizio.