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Il piano annuale dei flussi di cassa stana i finti residui

Il piano annuale dei flussi di cassa, di cui art. 6 DL 155/2024 appena convertito in legge, sarà definito schematicamente da un Decreto ministero economia e finanze ma è facilmente immaginabile in un prospetto a dodici colonne, una per mese, e doppia riga per capitolo, di entrata e di spesa, ovvero competenza e residui.

La novella normativa dispone che il piano annuale dei flussi di cassa deve contenere il cronoprogramma degli incassi e dei pagamenti, Quindi per ogni capitolo occorre rilevare le previsioni di incasso e di pagamento, in conto competenza e in conto residui.

Ma come si farà ad attestare la previsione di pagamento di residui “parcheggiati” secondo vecchie e superate logiche? Ne consegue che il piano annuale dei flussi di cassa metterà a dura prova i comportamenti opportunisti di quei dirigenti propensi a mantenere erroneamente a residuo somme non completamente esigibili.

Di conseguenza saranno stanati i finti residui passivi e gli erronei residui attivi con anzianità superiore a 5 anni. Forse il riaccertamento ordinario 2024 potrebbe essere fatto meglio di quelli precedenti.