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Il cronoprogramma di cassa cambia le previsioni di bilancio

Il nuovo cronoprogramma di cassa di cui art. 6 DL 155/2024 è strettamente correlato con i vincoli di finanza pubblica e con la Riforma PNRR 1.11 volto alla riduzione dei tempi di pagamento.

La novella norma dispone:

1.Al fine di rafforzare le misure già previste per la riduzione dei tempi di pagamento, dando attuazione alla milestone M1C1-72-bis del PNRR, le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, adottano entro il 28 febbraio di ciascun anno, un piano annuale dei flussi di cassa, contenente un cronoprogramma dei pagamenti e degli incassi relativi all'esercizio di riferimento. Il piano annuale dei flussi di cassa è redatto sulla base dei modelli resi disponibili sul sito istituzionale del Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.

2.Il competente organo di controllo di regolarità amministrativa e contabile verifica che sia predisposto il piano di cassa di cui al comma 1.


MA ALLORA, nella predisposizione del bilancio (e obiettivamente non è una grande novità, già così dovrebbe essere) occorre non solo prevedere le entrate e le spese che saranno registrate giuridicamente e imputate contabilmente nell’anno, ma anche la capacità di pagare a 30 giorni. Viceversa, l’impegno non potrà essere assunto, anche in caso di capacità finanziaria in termini di competenza.


Come evidenzia la nota del Servizio studi del Senato, l’articolo 6 al comma 1 dispone che tutte le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001 adottino entro il 28 febbraio di ogni annualità un piano annuale dei flussi di cassa contenente un cronoprogramma dei pagamenti e degli incassi relativi all’esercizio di riferimento.

Tale misura è volta a potenziare le procedure già messe in atto per il raggiungimento della milestone M1C1-72-bis del PNRR (introdotta in occasione della revisione del medesimo Piano a dicembre 2023) relativa alla riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie a livello centrale e locale. Il piano deve essere redatto sulla base di modelli resi disponibili sul sito istituzionale del Ministero dell’economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.

Si ricorda che, come riportato nelle circolari della Ragioneria dello Stato n. 15 del 5 aprile 2024 e n. 25 del 15 maggio 2024, la predisposizione del piano annuale dei flussi di cassa da parte delle pubbliche amministrazioni è volta a garantire il rispetto dei termini di pagamento e a prevenire la creazione di situazioni debitorie, ai sensi di quanto previsto in materia per le pubbliche amministrazioni dall’articolo 9, decreto-legge n. 78 del 2009, per le Regioni dall’articolo 56, comma 6, decreto legislativo n.118 del 2011 e per gli enti locali dall’articolo 183, comma 8, del TUEL.

Viene sottolineato in particolare come sia rilevante una modulazione del fabbisogno di cassa all’effettività della spesa che tenga conto di tutti i pagamenti previsti, al fine di evitare inefficienze nei pagamenti nonché maggiori oneri a valere sui saldi di finanza pubblica.

Si prevede che i preposti organi di controllo di regolarità amministrativa e contabile procedono, nell’ambito delle proprie competenze, alla verifica dell’adozione da parte delle pubbliche amministrazioni di programmi dei pagamenti e la compatibilità di questi con gli stanziamenti in bilancio e le regole di contabilità e finanza pubblica.