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Il bilancio tecnico deve essere subito presentato quadrato, di competenza e di cassa

Il DM MEF 25 luglio 2023, che ha modificato il principio di Programmazione All. 4/3 Dlgs 118/2011 evidenzia in modo chiaro che il bilancio tecnico deve essere presentato dal Responsabile del Servizio finanziario agli altri Responsabili di Servizio, al Segretario e alla Giunta già quadrato fin dal 15 settembre. Il bilancio tecnico 2024-2026 deve essere quadrato di competenza e di cassa e non è detto che lo sia, anche se si parte dalla situazione 2023-2025 che, per il 2024 e il 2025 potrebbe sembrare facilmente quadrata fin da principio. Ma non è assolutamente detto, visto le nuove dinamiche 2023 e le proiezioni sul triennio seguente.

A questo proposito, il DM dispone: Se nel corso dell’elaborazione del bilancio tecnico emergono squilibri di bilancio, il responsabile del servizio finanziario ne dà immediatamente notizia all’organo esecutivo, al Segretario comunale e al Direttore generale ove previsto, con la richiesta di individuare gli interventi da inserire nella nota di aggiornamento al DUP e nel bilancio di previsione per compensare gli squilibri, attraverso maggiori entrate e/o minori spese. A tal fine il responsabile del servizio finanziario segnala i possibili interventi da adottare per riequilibrare il bilancio (ad esempio l’aumento di imposte e tasse, il potenziamento della lotta all’evasione, il miglioramento della riscossione delle entrate, la riduzione di spese non ricorrenti fornendone l’elenco con i relativi stanziamenti).

In assenza di indirizzi dell’organo esecutivo, il responsabile del servizio finanziario predispone in ogni caso il bilancio tecnico in equilibrio, riducendo in primo luogo gli stanziamenti delle spese non ricorrenti non impegnate e, a seguire, delle spese ricorrenti non contrattualizzate non riguardanti le funzioni fondamentali dell’ente.

Gli interventi di riduzione della spesa previsti nel bilancio tecnico sono descritti nella documentazione inviata ai responsabili dei servizi con la richiesta di segnalare le criticità derivanti dai tagli e di proporre ulteriori interventi da sottoporre all’organo esecutivo.