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IFEL: I MAGAZZINI NON SONO TOTALEMENTE ESENTI

A seguito della determinazione del D.lgs. 116/2020, in cui viene dato l'addio all’assimilazione dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani, il Ministero della Transizione Ecologica attraverso una circolare aveva indicato quali esclusi dall'applicazione della TARI, oltre alle superfici in cui avviene la lavorazione industriale, anche quelle dei collegati magazzini di materie prime, merci e prodotti finiti.

Eppure, nelle note iniziali della circolare, si ribadiva che l’esenzione avrebbe potuto interessare soltanto i magazzini funzionalmente connessi alle attività industriali.

Tesi quest’ultima che, in data odierna, i tecnici dell’Ifel hanno preso come punto di riferimento nella propria bozza di Regolamento Tari per i Comuni.

Nello specifico, in merito all’esenzione totale dei magazzini dalla tassazione, sottolineano come ciò non possa essere applicato partendo dal presupposto che “I magazzini produttivi di rifiuti urbani, come quelli relativi ai prodotti finiti, continueranno a essere assoggettati alla Tari per l’ovvia considerazione che non sono luoghi di lavorazione industriale”.

Si ribadisce inoltre che l’esenzione riguarderebbe solo i magazzini “funzionalmente connessi alle zone di lavorazione dove si producono esclusivamente rifiuti pericolosi o speciali”.

Prendendo come base l’indirizzo di applicazione dell’imposta data dall’Ifel, si giungerebbe alla conclusione che gli agriturismi e le aziende agro-industriali siano tassabili per quel che riguarda le superfici su cui si producono rifiuti urbani.

Resta ferma l’esigenza dei Comuni di conoscere la scelta di chi intenda uscire dal servizio pubblico di gestione dei Rifiuti; per le Utenze Non Domestiche interessate, la comunicazione effettuata entro la data del 31/05/2021 comporterà la fuoriuscita a partire dal 01/01/2022.

Sarà quindi fondamentale la rideterminazione delle superfici delle Utenze Non Domestiche per i Comuni in quanto, pur con l'auspicabile ridefinizione e riduzione dei costi da parte dei Gestori, a fronte della fuoriuscita delle Utenze Non Domestiche, dovrà essere comunque garantito l'equilibrio finanziario con la copertura integrale dei costi del servizio di gestione dei Rifiuti; fatto che comporterà, se non regolato molto attentamente nelle fasi di predisposizione dei PEF e di verifica delle superfici iscritte a ruolo, un possibile aumento delle tariffe.