Ifel chiede il rinvio del Canone unico e del fondo garanzia
Nel corso dell’audizione in Commissione al Senato, il Presidente dell’IFEL avv. Canelli ha tracciato alcune necessità degli enti locali nell’immediato futuro.
“La nuova ondata pandemica rende necessario dare nuovi strumenti finanziari ai sindaci per dare, a loro volta, risposte alle fasce più deboli delle nostre comunità. “Pertanto – ha sottolineato il Presidente dell’Ifel, accanto ai necessari ristori, sarebbe opportuno rifinanziare l’ordinanza di protezione civile di fine marzo che ha consentito ai Comuni di erogare i cd “buoni spesa”.
“Le amministrazioni comunali – ha poi ammesso – sono stressate dall’ordinario oltre che dall’emergenza sanitaria che, di fatto, incide su tutti gli ambiti di lavoro; per questo è importante non imporre scadenze a breve termine e allontanare adempimenti in scadenza che non possono essere praticati nelle attuali condizioni, a partire dalla proroga dell’adozione del Pef rifiuti e delle tariffe e dei regolamenti Tari al 30 aprile 2021”. Posizione analoga per la proroga al 2022 dell’entrata in vigore del Canone unico e del Fondo di garanzia debiti commerciali (FGDC).
Guardano al 2021, il delegato Anci alla finanza locale ha poi posto l’attenzione sulla situazione finanziaria degli enti locali, per i quali ha chiesto il rifinanziamento del fondo indistinto per compensare i minori introiti che certamente ci saranno e un aumento di risorse, anche in termini di personale, così da dare nuova energia e speranza agli amministratori locali e alle categorie più colpite”.
“Sappiamo, infatti – ha sottolineato – che sarà necessario un sostegno all’imposta di soggiorno e alle entrate collegate ai flussi turistici, all’addizionale comunale irpef e alla Tari, il cui andamento potrà essere valutato solo nel corso del prossimo semestre”.