Fondone, le variazioni dell’addizionale Irpef
L’addizionale comunale Irpef, come noto, ha un andamento particolare visto che in un anno ricade il 30% dell’accanto sui redditi dell’anno e il 70% relativo al saldo dell’anno precedente.
Ne consegue che i Comuni devono inserire nel modello Covid delibere la data e il numero di protocollo delle delibere che attestano la variazione del gettito riferiti all’anno precedente a quello di riferimento.
Per l’anno di imposta 2019, occorre indicare la delibera di consiglio comunale che ha variato l’aliquota nel 2018, mentre per l’esercizio 2020 sarà indicata la delibera che ha variato le aliquote nel 2019.
Per i Comuni che hanno aumentato (oppure istituito) l’addizionale Irpef nel 2019 l’incassato dell’esercizio 2020 risulterà maggiore rispetto a quello relativo al 2019, tale incongruenza deve essere sterilizzata indicando nella colonna d) dell’entrata il maggior accertamento che si era stimato di accertare.
Per i Comuni che hanno aumentato (oppure istituito) l’addizionale Irpef nel 2020, l’aumento del gettito sarà percepito solo nell’esercizio 2021 e quindi nella certificazione dell’anno prossimo occorrerà indicare nella colonna d) il mancato gettito rilevato rispetto alle previsioni.
Gli Enti che accertano per competenza potranno scegliere se mantenere il residuo attivo 2020 e poi nel 2021 coprire l’eventuale minore riaccertamento di tale residuo con le risorse del Fondo assegnate nel 2021 o ridurre l’accertamento già nel 2020 coprendo la differenza con risorse proprie e poi nel 2021 certificare la riduzione del gettito.