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Fondone 2021, la spiegazione delle 16 colonne del riparto

La tabella di riparto del Fondo Funzioni 2021, di cui art. 1 commi 822 e seguenti legge 178/2020, evidenzia le seguenti colonne:

1) Popolazione.

2) Saldo complessivo netto: indica i risparmi di risorse degli enti locali rispetto all’assegnazione fondo funzioni fondamentali e fondi Covid 2020, al netto delle rettifiche operate dal Ministero per errori nei caricamenti sulla procedura certificativa.

3) Acconto già assegnato Fondo funzioni 2021 (200.000.000 euro).

4) Quota addizionale comunale Irpef assegnata in acconto 2021 (69.987.049 euro). E’ un di cui del punto precedente.

5) Stima minori entrate nette 2021 (1.553.644.535 euro).

6) Saldo complessivo netto 2020 – Negativo (232.589.563 euro) – ovvero enti a credito Vs. Stato.

7) Stima perdita Addizionale Irpef 2021 (150.000.000 euro).

8) Totale Fabbisogno 2021 (1.936.234.099 euro).

Le colonne 5) - 6) - 7) - 8) fanno parte del primo step, dedicato al calcolo del fabbisogno 2021 per ciascun comune, unione di comuni, comunità montana. Il fabbisogno 2021 è stato calcolato, per ciascun ente, sulla base delle certificazioni 2020 trasmesse ai sensi di quanto previsto dal Decreto certificazioni. Le minori entrate prese in considerazione sono state rettificate alla luce dei correttivi per errore e delle minori spese per i contratti di servizio e per variazione dell’onere da FCDE.

Ai fini del calcolo del fabbisogno 2021 sono state effettuate, poi, le seguenti rettifiche:

- TPL: considerato per un importo pari al 25% della variazione di entrate 2019-2020;

- Enti locali Province Autonome di Trento e Bolzano: stima delle riduzioni di gettito derivanti da interventi di adeguamento alla normativa nazionale 2021 in materia di IMI.

Il fabbisogno 2021 (stima minori entrate nette) è stato quantificato in circa 1.553,6 milioni di euro. A tale importo vanno aggiunte le risorse necessarie per compensare gli effetti delle variazioni di reddito imponibile ai fini dell’addizionale comunale IRPEF per l’anno 2021, stimati in 150 milioni di euro (di cui 70 mln. già ripartiti in fase di acconto 2021), nonché le risorse in favore degli enti che hanno certificato nel 2020 esigenze superiori alle risorse assegnate nel medesimo esercizio, pari a circa 232,6 milioni di euro, per un totale complessivo di 1.936,2 milioni di euro.

9) Ristoro 2021 a favore degli enti che hanno certificato un saldo negativo nel 2020 (232.589.563 euro). E’ questo il secondo step: nel caso di enti che hanno certificato esigenze 2020 superiori alle risorse assegnate nel medesimo esercizio (maggior fabbisogno rispetto alle risorse assegnate), il fabbisogno 2021 di cui al 1° step è stato ulteriormente incrementato del maggior fabbisogno 2020 certificato (232,6 milioni di euro).

10) Ristoro 2021 saldo addizionale comunale irpef (80.000.000 euro). E’ questo il terzo step: viene ripartita una quota pari a 80 milioni di euro a titolo di ristoro delle perdite di gettito stimate per l’Addizionale comunale all’IRPEF. La quota di competenza di ciascun comune è stata definita sulla base degli stessi criteri di riparto già utilizzati per l’acconto 2021 ai fini del riparto della quota di 70 milioni di euro dell’acconto stesso. Vedasi a questo proposito il paragrafo 2, “Allegato A – Nota metodologica comuni acconto 2021”, decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze 14 aprile 2021”.

11) Ristoro fabbisogno 2021 al netto delle eccedenze 2020 e dell’acconto 2021 (969.766.246 euro). E’ questo il quarto step: al fabbisogno 2021 di cui al 1° step sono sottratte:

- le eccedenze 2020 evidenziate nel 2° step (certificazioni di fabbisogno 2020 superiore alle

risorse assegnate nel medesimo esercizio), oggetto di una specifica quota di ristoro (232,6

milioni) per i Comuni a credito.

- l’acconto 2021, limitatamente alla quota di 130 milioni di euro, di cui al decreto del Ministro

dell’interno, 14 aprile 2021.

Inoltre, nel caso in cui le risorse assegnate in acconto 2021 sommate alle eccedenze 2020 di un ente superino il fabbisogno 2021, la base ristoro fabbisogno 2021 dell’ente è posta pari a zero. Questo si verifica per n. 5.957 Comuni, Unioni, Comunità montane.

L’ammontare stimato del fabbisogno 2021, al netto dell’addizionale comunale all’IRPEF, è così

determinato in 969,8 milioni di euro.

12) Ristoro fabbisogno 2021 al netto delle eccedenze 2020 e dell’acconto 2021 riproporzionato (837.410.437 euro).

13) Clausola soglia minima 2 euro pro capite (zero euro). Per gli enti che non hanno inviato i modelli COVID-19 e CERTIF-19 entro la data di osservazione utilizzata per il riparto del saldo (29 giugno 2021), non è stato possibile effettuare alcuna valutazione ai fini del riparto. Il caso riguarda n. 6 comuni e n. 141 unioni di comuni o comunità montane. Nel caso dei comuni viene riconosciuto a saldo il solo valore minimo pari a 2 euro / abitante.

14) Clausola di salvaguardia per copertura integrale del Fabbisogno 2021 (zero euro).

15) Ristoro 2021 - post soglia minima e clausola salvaguardia (837.410.437 euro).

Le colonne 12) - 13) - 14) - 15) fanno parte del quinto step: la base ristoro fabbisogno 2021, pari a 969,8 milioni di euro (4° step), è stata rideterminata per ciascun ente – sulla base delle risorse disponibili: 1.150 mln., meno ristoro saldi 2020 negativi (232,6 mln. 2° step), meno quota addizionale comunale IRPEF (80 mln. 3°step) = 837,4 mln. di euro.

È assicurata comunque a ciascun comune una quota di riparto pari ad almeno 2 euro pro-capite, calcolata ai fini del suo raggiungimento considerando anche la quota di cui al 3° step (Addizionale comunale all’IRPEF). Il raggiungimento della quota minima riguarda 5.172 comuni per circa 31,9 milioni di euro.

Attraverso l’applicazione di una specifica clausola di salvaguardia sul riparto del saldo di 1.150 milioni, a ciascun ente è assicurata l’integrale copertura del fabbisogno 2021 (1° step), alla quale concorrono le eccedenze 2020, le assegnazioni di cui al riparto e l’acconto 2021, quota 130 milioni di euro, di cui al decreto del Ministro dell’interno, 14 aprile 2021. Della clausola in questione beneficiano 254 enti per un totale di 5,7 milioni di euro.

Resta fermo il ristoro integrale della perdita stimata dell’addizionale comunale IRPEF per l’anno 2021, pari a 150 milioni di euro, di cui 70 mln. di euro già erogati in acconto.

16) Totale saldo 2021 (con esclusione importi inferiori a 200 euro) – (1.150.000.000 euro). Rappresenta la somma da erogare a saldo Fondo funzioni 2021.

Al fine di semplificare l’erogazione del saldo, minimizzarne i costi amministrativi ed evitare assegnazioni di valore irrilevante, sono state considerate solo le assegnazioni per singolo ente non inferiori a 200 euro, assicurando comunque l’erogazione della totalità delle risorse disponibili.