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Fondo speciale equità livello dei servizi, lettura delle colonne per la quota servizi sociali

In riferimento al fondo speciale equità livello servizi, quota servizi sociali 2025, occorre analizzare le colonne della TABELLA DI RIPARTO, seguendo la Nota metodologica.

L’ALLEGATO 1, COLONNA A, RIPORTA I VALORI DELLE RISORSE AGGIUNTIVE PER IL SETTORE SOCIALE ASSEGNATE A CIASCUN COMUNE PER IL 2025.

Per i comuni con un livello di spesa (spesa storica) inferiore al corrispondente valore del fabbisogno standard monetario (c.d. comuni sotto-obiettivo), le risorse aggiuntive per lo sviluppo dei servizi sociali previste per il 2025 sono vincolate all’incremento della spesa nella misura sufficiente al raggiungimento del rispettivo fabbisogno standard monetario. Pertanto, ai comuni sotto-obiettivo è richiesto di rendicontare l’utilizzo delle risorse aggiuntive assegnate per lo sviluppo dei servizi sociali.

L’ammontare effettivo delle risorse aggiuntive da rendicontare deve tener conto degli eventuali effetti negativi, sulle disponibilità di bilancio di ciascun Comune, dovuti all’aggiornamento della metodologia per la funzione sociale. In particolare, sono stati considerati gli effetti negativi registrati per alcuni enti, derivanti dall’aggiornamento della metodologia di calcolo dei fabbisogni standard per la funzione sociale, approvata dalla CTFS nel settembre 2020, che ha iniziato a produrre i primi effetti a partire dal FSC 2021. Si ricorda a tal proposito che la nuova metodologia per la determinazione dei fabbisogni standard per la funzione sociale dei comuni RSO è stata rivista con importanti modifiche nell’impianto, variazioni che hanno determinato più uniformità di fabbisogno tra i comuni simili, superando le differenziazioni regionali. Le risorse aggiuntive assegnate per il potenziamento dei servizi sociali sono quindi da considerarsi per taluni comuni solo in parte effettivamente aggiuntive in quanto una loro quota va a compensare la variazione dei trasferimenti perequativi a seguito dell’aggiornamento metodologico nella determinazione dei fabbisogni standard della funzione sociale.

L’ALLEGATO 1, COLONNA D RIPORTA, PER TUTTI I COMUNI, LE RISORSE AGGIUNTIVE EFFETTIVE RICEVUTE, INDIPENDENTEMENTE DAL FATTO DI ESSERE SOTTO-OBIETTIVO O SOPRA-OBIETTIVO

Per i comuni nei quali la revisione della metodologia di determinazione dei fabbisogni standard per la funzione sociale ha determinato una riduzione del valore del fabbisogno, le risorse riportate nella colonna D sono calcolate pari al valore minimo tra l’ammontare assegnato (colonna A) e il medesimo al netto dell’effetto negativo della revisione del fabbisogno. Nel caso in cui questo valore minimo risulti negativo, viene posto uguale a zero.

NELLA COLONNA E, SONO INDICATI I VALORI DELLE RISORSE AGGIUNTIVE DA RENDICONTARE PER IL 2025 DAI COMUNI SOTTO-OBIETTIVO. In particolare, qualora l’ente presenti una spesa storica non inferiore al rispettivo fabbisogno oppure abbia un’assegnazione di risorse aggiuntive inferiori a 1.000 euro, il valore nella colonna E sarà pari a 0 (zero). Inoltre, per i comuni sotto-obiettivo, il valore nella colonna E sarà pari alla differenza tra fabbisogno e spesa storica, se le risorse presenti in colonna D eccedono tale differenza.

Va precisato che i comuni sopra obiettivo, per rimanere tali, nel 2025 dovranno avere una spesa per il sociale pari o superiore al proprio fabbisogno standard monetario 2025-2027 riportato nella colonna C dell’Allegato.