Fondo revisione prezzi: fatturazione singola per le imprese raggruppate
In caso di pagamento lavori a valere sul ”Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche” di cui al DM 381/2022, a titolo di revisione prezzi, anche se le risorse sono erogate solo alla mandante e poi ripartite, le fatture devono essere emesse dai singoli partecipanti, in conformità al principio di diritto n. 17 del 17 dicembre 2018 in base al quale “… gli obblighi di fatturazione ai sensi dell'articolo 21 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, nei confronti della stazione appaltante, sono assolti dalle singole imprese associate relativamente ai lavori di competenza da ciascuna eseguiti”.
La disposizione di cui all’art. 5 del D.M. n. 381 del 2022 - che regola il riparto del contributo a valere sul ''Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche” all’impresa mandataria, la quale provvede ad attribuire le risorse alle imprese facenti parte del raggruppamento in base ad accordi intercorsi tra le medesime imprese - disciplina solo l'aspetto finanziario, ossia le modalità di erogazione dei fondi pubblici, e non anche gli obblighi di certificazione dei medesimi, non consentendo di derogare alla disciplina fiscale per esigenze di carattere tecnico concernenti l'utilizzo della piattaforma ministeriale (che prevede l'inserimento di una sola impresa destinataria delle risorse del Fondo).
Pertanto “assolti gli obblighi di fatturazione con le modalità sopra descritte, non si ravvisano impedimenti di natura fiscale ad ammettere che il pagamento delle singole fatture con le risorse provenienti dal Fondo sia eseguito direttamente nelle mani della mandataria per conto delle singole mandanti. Resta fermo che, il pagamento del corrispettivo per i servizi resi determina il momento impositivo ai fini IVA e il sorgere dei conseguenti obblighi fiscali in capo alle singole mandatarie e in capo al Comune, anche quando lo stesso sia effettuato nelle mani di un terzo.”
Lo chiarisce l'Agenzia entrate nella Risposta n. 259/2024 ad una impresa che chiedeva le modalità corrette di fatturazione dei lavori finanziati in parte con risorse del Comune ed in parte con le risorse del Fondo.
Per le prime il Comune aveva chiesto emissione di fatture alle società partecipanti al RTI, le la seconda parte invece ha richiesto l'emissione della fattura per l'intero importo riconosciuto alla mandataria, anziché pro-quota a ciascuna impresa del RTI, in base di quanto previsto dall'articolo 5 del citato D.M. del 2022, e tenuto conto che la piattaforma resa disponibile dal Ministero per la richiesta di accesso al fondo prevede l'inserimento di una sola impresa, ancorché risulti indifferente se mandataria o mandante. Modalità censurata dall'Agenzia delle entrate, in applicazione del Principio n. 17/2018.