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Fondo Covid TARI, mancato regolarizzo contabile

La Ragioneria generale dello Stato ha risposto a un Comune in merito al mancato regolarizzo della riduzione TARI utenze non domestiche ex art. 6 DL 73/2021. Come noto, se il Comune a fronte di 100 di TARI prevista, ha concesso riduzioni per 5 e ricevuto es. 5 di contributo statale a tale fine, avrà previsto 5 a titolo II, stanziato 5 a Titolo I macroaggregato 4 contributi e trasferimenti, accertato e impegnato 5, emesso mandato per 5 con quietanza sull’ente stesso a valere sulla TARI, che rimane contabilizzata per 100, nonostante la riduzione concessa alle utenze non domestiche. Ma che cosa succede ai fini della certificazione Fondi Covid se il Comune ha erroneamente contabilizzato la TARI a 95 e non ha fatto il regolarizzo contabile?

Di seguito la risposta della RGS:

In merito, se codesto ente fa riferimento al ristoro di cui all’articolo 6, del decreto legge n. 73 del 2021, si rappresenta preliminarmente che il richiamato articolo 6, al comma 1, ha previsto l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell'interno, di un fondo con una dotazione di 600 milioni di euro per l'anno 2021, finalizzato alla concessione da parte dei comuni di una riduzione della Tari di cui all'articolo 1, comma 639, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, o della Tari corrispettiva, di cui all'articolo 1, comma 688, della medesima legge, in favore delle categorie economiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell'esercizio delle rispettive attività, a seguito del perdurare dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, al fine di attenuarne l'impatto finanziario.

Ai fini della certificazione COVID-19 del 2021, tali risorse sono considerate risorse assegnate come ristori specifici di spesa, il cui utilizzo deve essere certificato nel modello COVID-19/2021 fra le maggiori spese.

Infatti, le risorse di cui al Fondo agevolazioni Tari per le categorie economiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell'esercizio delle rispettive attività ai sensi dell’articolo 6 del decreto legge n. 73 del 2021 e assegnate con Decreto Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, 24/06/2021, possono essere utilizzate nel 2021per concedere agevolazioni TARI in favore di utenze non domestiche.

Come meglio precisato al paragrafo B.2 del DM n. 273932 del 28 ottobre 2021, ai fini della compilazione del modello COVID-19/2021, le relative maggiori spese rientreranno fra le maggiori spese sostenute nel 2021 in corrispondenza della voce “Trasferimenti correnti a Imprese”.

Ciò premesso, codesto ente avrebbe dovuto registrare contabilmente le entrate al lordo della riduzione (quindi senza tener conto della riduzione operata), da neutralizzare rilevando, con un giro contabile, la maggiore spesa.

Ad ogni buon conto, anche nel caso in cui tali registrazioni non siano state effettuate, si ritiene che, anche in caso di utilizzo delle risorse adottando una riduzione dell’entrata relativa alla Tari, non potendo rilevare la variazione in diminuzione di entrata nel modello COVID-19/2021, codesto ente debba certificare tale utilizzo in corrispondenza della voce “Trasferimenti correnti a Imprese”, fra le maggiori spese di cui alla colonna “Maggiori spese 2021 "COVID-19" (e) del modello COVID-19/2021.