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Esterometro per gli enti locali

L’Agenzia delle Entrate ha affrontato con interpello 379/2022 quesito di ente locale che ha chiesto se “si può ritenere che, in mancanza di precise disposizioni, per gli acquisti transfrontalieri operati nell'ambito dell'attività istituzionale dell'Ente, la P.A. non sia soggetta all'emissione di e-fattura integrata e che quindi debba proseguire ad integrare i documenti passivi, siano essi analogici o digitali, liquidando l'imposta con modello F24ep utilizzando il codice tributo 622E”.

L’Agenzia ha risposto che le pubbliche amministrazioni sono escluse dall'obbligo comunicativo dell'esterometro - comunque possibile su base volontaria - in riferimento a tutte quelle operazioni per le quali non agiscono come soggetti passivi d'imposta (tipicamente quelle c.d. "istituzionali").

Va aggiunto che anche quando tale obbligo sussiste, lo stesso non va confuso con quello di integrazione dei documenti ricevuti o di autofatturazione (di cui, ad esempio, agli articoli 17, comma 2, del d.P.R. n. 633 del 1972 e 41 e ss. del decreto legge 30 agosto 1993, n. 331 convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1993, n. 427).

Si vedano anche la circolare n. 26/E/2022 e relativa news.