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Esercizi chiusi per Covid: resta esentasse l'indennità sostitutiva della mensa

L'indennità erogata da un ente pubblico ai dipendenti che hanno prestato l'attività lavorativa presso la sede lavorativa, ma che non hanno potuto utilizzare il proprio badge elettronico, a causa della chiusura degli esercizi pubblici convenzionati a seguito dell'emergenza Covid-19, è riconducibile alle indennità sostitutive delle somministrazioni di vitto corrisposte agli addetti di unità produttive ubicate in zone dove manchino strutture o servizi di ristorazione, vista la chiusura per legge di tali strutture disposta temporaneamente dal Governo per fronteggiare l'emergenza Covid-19. Ne consegue che, sempreché sussistano nel caso di specie le condizioni previste dalla risoluzione n. 41 del 2000 per l'esclusione di tali importi dalla formazione del reddito di lavoro dipendente ai sensi dell'art. 51 c. 2 del TUIR, l'indennità non è soggetta ad imposizione fiscale per un importo giornaliero di euro 5,29 . Lo chiarisce la Risposta n. 301/2020.