Editoria: Iva al 4% anche per la composizione digitale
Alle prestazioni di composizione tipografica e digitale di libri effettuate con le moderne tecnologie si applica l'aliquota IVA ridotta del 4 per cento. Pur non essendo più perfettamente riconducibili alle singole prestazioni che le stesse norme intendevano un tempo agevolare, rientrano in un concetto più ampio di composizione che resta pur sempre agevolato ai fini IVA, valutando la ragionevolezza e l'opportunità di un'interpretazione evolutiva.
Lo chiarisce la consulenza giuridica n. 5/2024 confermando l'aliquota agevolata prevista per:
-le cessioni e le importazioni di libri su qualsiasi tipo di supporto fisico (soggette all'aliquota IVA del 4 per cento ai sensi del n. 18) della Tabella A, parte II, allegata al DPR 633/1972);
-le prestazioni relative a composizione, montaggio, duplicazione, legatoria e stampa dei prodotti editoriali (aliquota IVA del 4 per cento di cui al n. 35) della medesima Tabella);
- i contratti d'opera o appalto per la realizzazione di un prodotto editoriale (aliquota IVA del 4 per cento ai sensi del citato numero 18) della Tabella A, parte II in forza dell'articolo 16, terzo comma, del Decreto IVA, secondo cui "Per le prestazioni di servizi dipendenti da contratti d'opera, di appalto e simili che hanno per oggetto la produzione di beni l'imposta si applica con la stessa aliquota che sarebbe applicabile in caso di cessione dei beni prodotti ...");
indipendentemente dalla tecnologia utilizzata.
Citando la Cassazione: " Deve, pertanto, ritenersi superato il concetto di stampa di ''gutenberghiana'' memoria, per approdare ad un concetto in linea con la evoluzione, anche tecnologica, degli attuali mezzi di informazione telematica'' (così sentenza 11 gennaio 2019, n.1275)."