← Indietro

Eccesso di residui e inadeguati accantonamenti, partita finita

La Corte dei Conti - comprensibilmente - dopo 8 anni di entrata a pieno regime del Dlgs 118/2011 e smi non tollera più marchiani errori sulla determinazione dei residui attivi e passivi, sul calcolo del Fondo crediti dubbia esigibilità, sul calcolo degli altri accantonamenti, sulla gestione della cassa vincolata, tutta aspetti che incidono sulla determinazione e sull'applicazione del risultato di amministrazione e comportano responsabilità per i capi settore e gli amministratori.

Lo conferma la delibera Corte dei Conti Lombardia n. 322/2023, laddove la Sezione ha accertato in un Comune la persistenza di una consistente mole di residui attivi e passivi; la non adeguata quantificazione del Fondo crediti di dubbia esigibilità; l’errata determinazione della quota accantonata del risultato di amministrazione con riferimento alla contabilizzazione degli importi a titolo di trattamento di fine mandato del Sindaco; la mancata costituzione e alimentazione della cassa vincolata negli esercizi 2018-2021.

La Sezione ha rilevato l’urgente necessità che il Comune adotti tutte le misure necessarie per incrementare la capacità di riscossione, ponendo particolare attenzione alla gestione dei residui, sia attivi che passivi e procedendo a un rigoroso monitoraggio delle ragioni di permanenza dei residui attivi e dei tempi di smaltimento di quelli passivi; che l’Ente provveda all’esatta quantificazione del FCDE, verificando anche l’eventuale conseguenza in termini di disavanzo.

Stessa cosa ha rilevato la Sezione Lazio, con delibera n. 158/2023, laddove ha evidenziato profili di criticità, con riferimento agli andamenti dei residui attivi e correlate riscossioni; residui passivi e tempestività dei pagamenti; fondo crediti dubbia esigibilità; fondo contenzioso; fondo garanzia debiti commerciali; apposizione dei vincoli di competenza e cassa vincolata. La Sezione ha chiesto al Comune di relazionare circa le misure adottate per il superamento delle suddette criticità, con particolare riguardo al miglioramento dell’efficienza dell’attività di contrasto dell’evasione tributaria e dell’efficienza sia della riscossione delle entrate, sia del pagamento dei residui passivi, assicurando, altresì, il rispetto della normativa in tema di pagamento dei debiti commerciali.