DL Sostegni: dichiarazione IVA precompilata nel 2023
Slitta ulteriormente la predisposizione automatica, in via sperimentale e per tutti i soggetti passivi, dei registri IVA, delle liquidazioni periodiche e della dichiarazione IVA sulla base dei dati trasmessi attraverso le fatture elettroniche, i corrispettivi telematici e le c.d. comunicazione "transfrontaliere".
L'art. 4 del D.L. Sostegni rinvia il termine a decorrere dal quale l'Agenzia metterà a disposizione le bozze dei registri IVA e delle liquidazioni periodiche dal 1° gennaio 2021 al 1° luglio 2021.
A partire direttamente dalle operazioni IVA effettuate dal 1° gennaio 2022, l'Agenzia delle entrate metterà a disposizione anche la bozza di dichiarazione IVA. Quindi, operativamente, l'appuntamento è rinviato ad IVA 2023.
La convalida o integrazione puntuale della dichiarazione IVA precompilata, anche per il tramite di intermediari, fa venir meno l'obbligo di tenuta dei registri IVA di cui agli art. 23 (fatture emesse) e 25 (fatture d'acquisto) del DPR 633/1972. Allo stato, però, la predisposizione dei registri IVA e della dichiarazione per gli enti locali, o in generale per gli enti non commerciali appare una soluzione poco percorribile per via della distinzione tra attività istituzionale e commerciale, la presenza di costi promiscui nonché della percentuale di pro-rata, elementi che rendono le bozze predisposte sulla base dei "soli" dati derivati dal Sistema di interscambio poco attendibili.