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Decreto conguagli fondi Covid, gli importi per tutti gli enti locali - AGGIORNAMENTO

La Conferenza Stato Città nella seduta di oggi ha sancito intesa sullo schema di Decreto ministeriale relativo ai conguagli dei fondi Covid e caro bollette. QUESTO IL RIPARTO CONGUAGLIO

Alcuni enti sono a debito (devono versare allo Stato somme ricevute in eccesso rispetto al fabbisogno) altri sono a credito. Il versamento e l’incasso del conguaglio sarà effettuato in 4 annualità costanti, dal 2024 al 2028.

Per il Comparto Comuni, Unioni di comuni e Comunità montane, si rilevano:

Enti in deficit di risorse, n. 1.235 enti, per un importo di 137 milioni di euro;

Enti in eccedenza di risorse, n. 2.790, per un importo di 255 milioni di euro.

La Relazione tecnica alla legge di bilancio 2024 precisa altresì che, a livello di comparto comunale, ai fini del versamento all’entrata del bilancio dello Stato, oltre alle risorse eccedenti provenienti dal Fondo Covid, di cui all’art. 106 del D.L. n. 34/2020, pari a 254 milioni di euro, vanno considerati anche i ristori specifici di spesa non utilizzati, inclusi i ristori assegnati per i costi energetici nell'anno 2022, pari a 135 milioni di euro. Pertanto, le risorse da versare al bilancio dello Stato sono stimate per un totale complessivo di 389 milioni di euro a livello di comparto comunale.

Per il Comparto Province e Città metropolitane si rilevano:

Enti in deficit di risorse, n. 6 enti, per un importo di 6,8 milioni di euro;

Enti in eccedenza di risorse, n. 19 enti, per un importo di 35,7 milioni di euro.

Anche per il comparto provinciale, la Relazione tecnica precisa che oltre alle risorse eccedenti pari a 35,7 milioni di euro provenienti dal Fondone Covid, vanno considerati anche i ristori specifici di spesa non utilizzati, inclusi i ristori assegnati per i costi energetici nell'anno 2022, pari a 6,5 milioni di euro, per un totale di risorse da versare all’entrata del bilancio dello Stato, da parte del comparto, stimate in complessivi 42,2 milioni di euro.