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Decorrenza dei termini per impugnare l'avviso di accertamento

I sessanta giorni per impugnare l'avviso di accertamento decorrono da quando il fisco risponde ai chiarimenti chiesti dal contribuente e non da quando viene fatta la richiesta. È quanto ha stabilito la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 1354 del 18 gennaio 2022.

Secondo gli Ermellini la piena ed effettiva conoscenza dell'avviso di accertamento non può che identificarsi con la conoscenza del contenuto dell’atto e delle ragioni in fatto e in diritto che lo sorreggono

Nel caso di specie il contribuente dichiarava di aver avuto notizia dell’accertamento a seguito di comunicazione da parte dell’Agenzia delle entrate, su richiesta del contribuente stesso, con la quale l’Ufficio forniva delucidazioni in merito. Secondo la Corte, infatti non può sostenersi che il contribuente abbia avuto circostanziata e piena conoscenza del contenuto dell’avviso di accertamento prima delle delucidazioni fornite dall’agenzia.

Per questi motivi, la Corte ha accolto il ricorso del contribuente e cassato la sentenza impugnata.