Ddl bilancio 2023, oltre tre mila emendamenti
Sono oltre tre mila gli emendamenti presentati alla manovra di bilancio 2023, tra cui numerosi riguardano gli enti locali.
Come esperienza insegna è opportuno non sbilanciarsi, ma le novità potrebbero essere numerose.
Oltre a tutto, sono ancora in fase di conversione in legge il Decreto legge n. 176/2022 “Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica” e il Decreto legge n. 179/2022 “Misure urgenti in materia di accise sui carburanti e di sostegno agli enti territoriali e ai territori delle Marche colpiti da eccezionali eventi meteorologici”, che potrebbero riservare altre modifiche per gli enti locali.
Come riporta una nota di “Quifinanza”, oltre agli emendamenti enti locali emergono:
Aspettativa. Estensione della retribuzione dell’aspettativa obbligatoria all’80% anche per i padri e non solo per le madri lavoratrici.
Congedi parentali. Due modifiche in particolare potrebbero avere il via libera della maggioranza. Si parla dell’estensione del congedo parentale a tre mesi, con una diversa percentuale di stipendio (100% il primo mese, 80% il secondo e 30% terzo; oppure 80% il primo e 67% gli altri due, o ancora tutti e tre i mesi con il 67%).
Cuneo fiscale. Sulla base dei consigli di Confindustria e dei sindacati, viene proposto di estendere il taglio di un punto percentuale per i redditi bassi. La soglia verrebbe però estesa ai 35 mila euro annui.
Diritti TV. Si lavora anche all’estensione dei contratti, da 3 a 5 anni, dei dritti TV per le partite di calcio.
Occupazione. Sempre Forza Italia porta avanti la battaglia per la decontribuzione fiscale prevista per le aziende che assumono giovani under 35.
Opzione Donna. La norma che consente la pensione anticipata per le lavoratrici cambierà ancora. Spariti i riferimenti al numero di figli inizialmente annunciati dal Governo, rimarrebbero solo quelli di invalidità civile superiore al 74%, del licenziamento o dello status di caregiver. Qua vi abbiamo spiegato cosa potrebbe cambiare su Opzione Donna.
Pensioni. Tra gli emendamenti presentati ce n’è uno per un aumento delle pensioni minime a 600 euro, ma esclusivamente per gli over 75. Ben lontani dai mille euro al mese promessi in campagna elettorale da Silvio Berlusconi, di cui vi abbiamo parlato qua.
POS. Tra le proposte della maggioranza è previsto anche un contributo di solidarietà da parte delle banche per azzerare le commissioni fino ai 15 euro per i pagamenti digitali, mentre il tetto per l’uso del contante potrebbe arrivare a 30 euro. Sulla misura però bisognerà aspettare il confronto con Bruxelles, considerando che è anche legata al PNRR.
Superbonus. Sul capitolo è prevista una ulteriore proroga della scadenza per la presentazione della Cilas, anche se sembra improbabile, come anticipato qua, fino al 31 dicembre 2022. In particolare Forza Italia sta portando avanti la battaglia sul bonus edilizio.
TUTTI GLI EMENDAMENTI AL DDL BILANCIO 2023 PER GLI ENTI LOCALI SARANNO APPROFONDITI NEL CORSO DEL WEBINAR DELFINO & PARTNERS IN DATA GIOVEDI' 22 DICEMBRE 2022 DALLE ORE 9 ALLE ORE 13