Criteri premiali negli appalti pubblici: attenzione agli obiettivi ambientali
L'Autorità Nazionale Anticorruzione ha dichiarato illegittima l'aggiudicazione di una gara d'appalto per servizi di pulizia di autobus e impianti, del valore di diversi milioni di euro, per l'errata attribuzione di un punteggio premiale relativo al sistema di dosaggio detergente delle attrezzature.
Con la delibera n. 103 del 19 marzo 2025, l'ANAC ha accolto l'istanza di parere presentata da un operatore economico secondo classificato, che contestava l'attribuzione di 0,5 punti all'offerta tecnica dell'aggiudicatario per il "sistema di dosaggio detergente a bordo macchina", ritenendo che tale requisito fosse assente nell'attrezzatura offerta.
La questione ruotava attorno all'interpretazione del criterio premiale previsto dalla lex specialis di gara. Secondo l'ANAC, il criterio doveva essere interpretato in conformità al Decreto del Ministero dell'Ambiente del 29.01.2021 sui CAM (Criteri Ambientali Minimi) per i servizi di pulizia, che costituiva parte integrante del bando ai sensi dell'art. 57, comma 2, del D.Lgs. 36/2023.
Come chiarito dallo stesso Ministero dell'Ambiente, per "sistemi di dosaggio detergente a bordo macchina" si devono intendere "sistemi di dosaggio automatico del detergente a bordo macchina, senza intervento dell'operatore", trattandosi di un criterio premiante volto a valorizzare caratteristiche avanzate e funzioni complesse delle macchine.
Nel caso specifico, è emerso che l'attrezzatura offerta dall'aggiudicatario era dotata di un sistema di dosaggio manuale e non automatico come richiesto. Inoltre, l'ANAC ha rilevato incongruenze tra quanto dichiarato nell'offerta tecnica e quanto risultante dalle schede tecniche allegate.
La decisione dell'Autorità sottolinea l'importanza di una corretta interpretazione dei criteri premiali nelle gare pubbliche, specialmente quando questi sono collegati ai Criteri Ambientali Minimi, che rappresentano uno strumento fondamentale per promuovere la sostenibilità ambientale negli appalti pubblici.
La stazione appaltante dovrà ora annullare l'aggiudicazione e riformulare la graduatoria, oltre a valutare le dichiarazioni rese dall'aggiudicatario ai sensi dell'art. 95 del D.Lgs. 36/2023 in materia di esclusione non automatica degli operatori economici.
La vicenda evidenzia come anche piccoli dettagli tecnici possano avere un impatto determinante sull'esito delle procedure di gara, sottolineando l'importanza di un'attenta valutazione delle offerte tecniche e della corretta applicazione dei criteri di aggiudicazione.