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Crisi di impresa nelle partecipate, Circolare Delfino & Partners

La Circolare di questa settimana Delfino & Partners è dedicata al tema CRISI DELLA SOCIETÀ PUBBLICA: LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO E GLI ADEGUATI ASSETTI PER LA SUA PREVENZIONE.

In ambito societario, il tema della CRISI D’IMPRESA è molto sentito, nonché attenzionato dalla giurisprudenza, soprattutto a seguito dell’emanazione del testo normativo dedicato, contenuto nel D.lgs. 14/2019, ovvero il “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”. Non fanno eccezione le società pubbliche che, per quanto non direttamente disciplinato dalla normativa speciale del D.lgs. 175/2016 “Testo Unico in materia di Società a Partecipazione Pubblica”, sono assoggettate alla disciplina generale prevista per le società, quindi sia da Codice Civile sia da Codice della crisi.

In generale, nel momento in cui si accerta la sussistenza della crisi ci si trova già in una situazione di “ritardo”, in cui intervenire per porre rimedio risulta più difficile. In tal senso, l’ottica che sarebbe opportuno adottare è quella prospettica, di prevenzione della crisi, prevedendo quindi l’attuazione di una serie di accorgimenti che permettano di rilevare con anticipo eventuali segnali di allerta e consentano agli organi di governo di agire tempestivamente. Questa è peraltro la prospettiva delle disposizioni del TUSP e del Codice Civile (per la parte modificata dal D.lgs. 14/2019), che ripercorriamo nel presente documento, nonché del principio generale del “monitoraggio” periodico dell’andamento delle proprie partecipate dettato dall’art. 147-quater del D.lgs. 267/2000 (TUEL).