Costituzione societaria: fondamentale dimostrare la necessità e la sostenibilità della nuova partecipata
Parere parzialmente negativo è stato espresso dalla Corte dei Conti Lombardia (deliberazione n. 20/2024/PASP) in merito alla costituzione di nuova società volta all’erogazione di “servizi di staff funzionali allo svolgimento delle attività istituzionali” prospettata da una Camera di Commercio insieme a società dalla stessa già partecipate.
Sono state infatti evidenziate dai Magistrati contabili carenze motivazionali sotto diversi profili, primo fra tutti in relazione alla riconduzione della società nell’alveo della stretta necessarietà per il perseguimento delle finalità istituzionali come richiesta dall’art. 4 del TUSP. Sul punto è stato infatti osservato che, sebbene la delibera adottata renda conto delle motivazioni che hanno indotto l’Ente a costituire la società “in termini di possibili vantaggi sotto il profilo della specializzazione funzionale, dell’ottimizzazione gestionale e della focalizzazione professionale delle risorse umane che attualmente operano per la produzione dei servizi di staff nelle varie società partecipate”, non è stato invece specificato “come questi aspetti possano essere valutati in termini di concreti miglioramenti delle prestazioni erogate e di benefici per i fruitori dei servizi” né “quali siano concretamente le funzioni di staff che verrebbero svolte …, non facendo, quindi, piena chiarezza sul perimetro delle attività future e, di conseguenza, sulla necessità di costituire la nuova società”. Inoltre, sempre in riferimento alla disposizione di cui all’art. 4 del TUSP, la delibera in oggetto non darebbe contezza “dell’effettiva necessità di procedere nella direzione della costituzione di una nuova partecipata. Essa si limita a segnalare i potenziali vantaggi in termini di opportunità sotto il profilo organizzativo e gestionale, senza esplicitare le ragioni per cui le funzioni istituzionali previste della Camera di Commercio richiedano necessariamente, per essere svolte, la costituzione di una nuova società strumentale, finalizzata ad accentrare nell’ambito di un unico soggetto giuridico, i servizi di staff destinati al complesso del sistema delle società partecipate della Camera di Commercio.”
Carenze motivazionali sono state riscontrate altresì sia sotto il profilo della convenienza economica, in merito alla quale la Sezione ha osservato come sia solo “attraverso un ragionamento logico deduttivo” che la delibera camerale “ipotizza miglioramenti in termini di efficienza dell’operatività e di valorizzazione delle competenze … senza tuttavia darne conto concretamente tramite l’utilizzo di parametri tecnici utili a valutare ex ante gli effettivi miglioramenti marginali attesi, in termini di efficienza, efficacia ed economicità, conseguenti alla costituzione della nuova società, rispetto alla situazione attuale”, sia sotto il profilo della sostenibilità finanziaria, con riferimento alla quale, “non chiarendo fin da subito il perimetro definitivo delle attività previste” né fornendo specifiche di dettaglio in merito alla contrattualizzazione del personale, i cui costi “rappresentano una rilevante porzione dei costi di amministrazione complessivi”, la deliberazione adottata non risulta sufficiente ad “assicurare la sostenibilità della società nel lungo periodo”.