← Indietro

Corte Conti rileva l'impatto finanziario del Covid sugli enti locali

La Corte Toscana, con delibera n. 211/2024 ha prodotto un referto per indagare l’impatto che l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha avuto sui bilanci e sulla gestione finanziaria degli enti locali alla luce degli interventi statali adottati al fine di mitigare gli effetti della pandemia sulla capacità degli enti locali di erogare servizi alla collettività e di svolgere le funzioni fondamentali, sostenendone la capacità di spesa.

Gli enti locali - in quanto enti di prossimità rileva la Corte Conti – hanno, inoltre, dovuto garantire interventi straordinari a tutela delle famiglie, delle imprese e, più in generale, dell’economia del territorio, oltre ad affrontare spese direttamente connesse alla pandemia. L'emergenza epidemiologica da Covid-19 e le misure statali che, per limitarne la diffusione, hanno imposto restrizioni alla circolazione delle persone e la chiusura delle attività produttive, potevano produrre, infatti, effetti rilevanti sulle funzioni e sull’organizzazione interna degli enti locali, determinando un notevole impatto sui relativi bilanci:

− in termini di perdita di gettito (si pensi, ad es. alle norme che hanno introdotto limitazioni alla circolazione delle persone, che hanno determinato la perdita di gettito dell’imposta di soggiorno o alle norme che hanno esonerato le attività produttive dal pagamento dell’IMU e della TOSAP/COSAP, ecc.);

− in termini di maggiore spesa per sostenere, da una parte, il sistema produttivo e le famiglie colpite dall’emergenza sanitaria con contributi e aiuti economici, e dall’altra, per far fronte a nuove e significative criticità poste dalla pandemia, come l’acquisto di protezioni sanitarie, l’adozione di sistemi di distanziamento, la sanificazione dei locali, ecc.

Il Governo, al fine di dare risposta immediata agli imprevisti fabbisogni finanziari degli enti locali ha agito, essenzialmente, su due fronti:

− mediante erogazione di ingenti risorse finanziarie, destinate a ristorare gli enti locali per le mancate entrate dovute alla crisi pandemica e per le spese straordinarie sostenute per far fronte alle esigenze derivanti dalla diffusione del Covid-19;

− mediante l’emanazione di norme che, anche in deroga alla disciplina vigente, hanno consentito agli enti locali di utilizzare e reperire ulteriori risorse finanziare (soprattutto in termini di liquidità) per far fronte alle spese necessarie dettate dall’emergenza sanitaria.

La Sezione Toscana, con questo referto, intende, pertanto, riferire sugli esiti delle verifiche effettuate in relazione alla perdita di gettito subita dagli enti locali della regione Toscana a causa dell’emergenza sanitaria, nonché in relazione all’andamento delle maggiori e minori spese legate all’emergenza, all’entità dei fondi Covid assegnati a tali enti, nel biennio 2020-2021, alla correttezza del loro utilizzo e al loro impatto sui bilanci degli enti beneficiari, anche in termini di ricadute sui risultati di amministrazione e di cassa, nelle more della regolazione finale dei rapporti finanziari tra Stato e enti locali, intervenuta di recente.

L’analisi dei risultati di amministrazione e di cassa degli enti locali nel periodo pre e post pandemico ha restituito (come meglio evidenziato nei paragrafi conclusivi del presente referto) un quadro ben diverso da quello temuto, mostrando miglioramenti dei risultati di amministrazione e di cassa in molti enti ed evidenziando, pertanto, come gli istituti emergenziali non solo abbiano consentito loro di superare le criticità derivanti dall’emergenza sanitaria ma, addirittura abbiano determinato, in molti casi, un miglioramento della situazione finanziaria.

Gli esiti della presente indagine - per gli aspetti legati alla corretta definizione dei vincoli nel risultato di amministrazione degli esercizi 2020 e 2021 e alle conseguenti misure correttive richieste - verranno tenuti in considerazione ai fini dell’attività di controllo sui rendiconti degli enti esaminati (ai sensi dell’art. 1, comma 166 e seguenti della legge 23 dicembre 2005 n. 266), avviata – in relazione agli stessi esercizi – sulla base dei questionari inviati dall’organo di revisione e degli ulteriori elementi acquisti mediante specifiche istruttorie.

Il referto si articola, infatti, in due parti: la prima di carattere generale, che restituisce valutazioni d’insieme e considerazioni trasversali sui principali fenomeni emersi, la seconda avente carattere speciale, che contiene gli esiti delle istruttorie svolte su ogni singolo ente e le valutazioni fatte al termine del controllo.