Contributo statale indennità di funzione, la deroga termina nel 2025
La Legge 234/2021 all’art. 1 commi 583 e seguenti ha modificato l’importo delle indennità di funzione di Sindaco, Vice sindaco, Assessori, Presidente del consiglio comunale, se presente.
La stessa legge ha previsto un contributo a ristoro per i Comuni, volto a garantire in modo costante l’aumento delle indennità. Per usufruire della misura piena dell’indennità, tuttavia, il Comune avrebbe dovuto aver deliberato in epoca precedente, in vigenza di DM 119/2000, indennità di funzione in linea con gli importi di base previsti nelle tabelle allegate al DM stesso, e aver raggiunto i nuovi limiti in misura piena.
L’art. 1 comma 20 ter del DL n. 198/2022 convertito in Legge n. 14/2023 ha previsto una deroga, ma limitata fino al 2025. La norma dispone:
Fino al 31 dicembre 2025, le risorse ripartite ai sensi dell'articolo 1, commi 586 e 587, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, sono riconosciute ai comuni beneficiari anche nel caso in cui gli stessi abbiano adottato specifiche deliberazioni di rinuncia, parziale o totale, alla misura massima dell'indennità di funzione prevista dalla normativa al tempo vigente, a condizione che le predette risorse siano state utilizzate per tali finalità.
Se non ci saranno altri interventi normativi, nel bilancio 2025-2027 il Comune beneficiario di tale deroga dovrà ridimensionare la previsione del contributo statale per le annualità 2026 e 2027.