Contributo indennità funzione, nuova riapertura del portale
Il Ministero dell’Interno comunica una nuova riapertura della procedura telematica per la certificazione del contributo relativo all’indennità di funzione amministratori comunali.
Com’è noto, al fine di acquisire i dati relativi all’utilizzo del contributo statale per l’anno 2022 a concorso della copertura dell’onere sostenuto dai comuni delle regioni a statuto ordinario per l’incremento delle indennità di funzione da corrispondere ai sindaci ed agli amministratori locali ai sensi dell’articolo 1, commi da 583 a 587, della legge 30 dicembre 2021, n.234, è stato predisposto uno specifico certificato, accessibile con le consuete credenziali nell’area TBEL del sito istituzionale di questo Dipartimento al seguente indirizzo web: https://finanzalocale.interno.gov.it/apps/tbel.php/login/verify.
Al riguardo si comunica che, per aderire alle richieste formulate da diversi comuni ancora inadempienti o che hanno la necessità di modificare il certificato già presentato, si è provveduto a riaprire la procedura telematica in argomento, che sarà utilizzabile, per l’appunto, anche per integrare o modificare i dati già inseriti.
Si rammenta, a tal fine:
che l’integrazione o la modifica del certificato deve avvenire con l’annullamento e la sostituzione del vecchio certificato con il nuovo;
che il certificato va compilato a cura del RSF con l’indicazione degli importi del contributo effettivamente utilizzati;
che negli appositi spazi presenti al passo 2 della certificazione vanno obbligatoriamente riportati gli estremi delle quietanze di tesoreria. L’inserimento di un importo non corrispondente all’ammontare della somma da quietanzare comporta la segnalazione di un errore che però non preclude la possibilità di concludere la procedura;
nel caso in cui la somma da riversare sia uguale a zero non viene richiesto l’inserimento degli estremi della quietanza;
in caso di mancata trasmissione del certificato non sarà possibile procedere all’assegnazione delle risorse per l’anno 2023.
La procedura per l’acquisizione dei certificati sarà fruibile inderogabilmente fino al 15 maggio 2024.