Contributo indennità di funzione amministratori, arriva l'attesa proroga
L’art. 4 comma 2 bis del DL n. 7/2024 convertito in Legge n. 38/2024 dispone:
“2-bis. All'articolo 1, comma 20-ter, del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2023, n. 14, le parole: «Fino a 31 dicembre 2023» sono sostituite dalle seguenti: «Fino al 31 dicembre 2025”.
Questo significa che è momentaneamente superato, almeno fino al 31-12-2025, il problema del contributo statale per indennità di funzione amministratori per gli enti locali che prima dell’entrata in vigore della Legge 234/2021 art. 1 commi 583 e seguenti avevano applicato una indennità di funzione inferiore a quella base di cui DM 119/2000 o avevano disposto la rinunzia.
La questione non è di poco conto, come abbiamo più volte rilevato nei nostri seminari, in quanto in assenza di tale nuova disposizione, appena pubblicata in Gazzetta Ufficiale, molti enti locali non avrebbero potuto utilizzare l’intera quota del contributo statale per aumento indennità di funzione Sindaco, Vice sindaco, Assessori, Presidente del Consiglio comunale.
Restano ovviamente in vigore le disposizioni sulla restituzione del contributo in caso di utilizzo parziale dello stesso, nei casi ad esempio di amministratori in rapporto di lavoro dipendente non in aspettativa o di assenza del Presidente del Consiglio comunale.
Il problema della impossibilità di ricevere pienamente il contributo statale su indennità di funzione tornerà, invece, a norma vigente, dal 01-01-2026, per cui occorre tenerne conto in sede di bilancio di previsione 2024/2026 per l'annualità 2026 e seguenti.