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Conseguenze contabili del versamento contributi previdenziali agli amministratori professionisti

In riferimento alla posizione assunta dalla Corte di cassazione e dall’Osservatorio per la finanza locale del Ministero dell’Interno in merito alla necessità di versamento, da parte dell’ente locale, degli oneri assistenziali, previdenziali e assicurativi, in quota forfettaria, a favore degli amministratori locali nella specie “liberi professionisti” occorre valutare le conseguenze contabili.

L’ente locale deve stimare gli oneri previdenziali e assistenziali dovuti agli amministratori professionisti per il presente (attuale amministrazione) e per il passato. A tale fine occorre accantonare in conto competenza 2024 e nel risultato di amministrazione 2024 le somme dovute, per poi provvedere alla conseguente liquidazione (si ipotizza l’applicazione dell’avanzo accantonato 2024 sulla competenza 2025 e conseguente successivo impegno e liquidazione).

Nulla vieta che l’ente locale preferisca affrontare un contenzioso (con possibili ripercussioni in termini di responsabilità per gli oneri legali) ed attendere l’esito prima di procedere con la fase di liquidazione. Tuttavia, il principio contabile di prudenza richiede comunque l’accantonamento di cui sopra.

Occorre valutare la decorrenza dei termini. e quindi il conseguente ammontare dell'accantonamento. Sul tema pubblicheremo domani una scheda di approfondimento, scaricabile dall’apposito LINK.