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Concessione della pista ciclabile, il canone è soggetto a IVA

L’Agenzia delle entrate ha affrontato interpello 433/2023 in materia di “Trattamento IVA dei contributi pubblici per la gestione di un tratto della pista ciclopedonale, affidata in house providing– Articolo 2, comma 2, lettera a) del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633.

Il quesito è il seguente:

ALFA S.r.l. (in seguito, ''Società'', ''Istante'' o ''Contribuente'') riferisce di essere una società sottoposta al controllo analogo di più Comuni, tra cui il Comune X che detiene circa il 77 per cento del suo capitale sociale. L'Istante rappresenta altresì la sua intenzione di stipulare con il Comune X una Convenzione pluriennale (in breve, ''Convenzione'', ''Concessione'' o ''Accordo'') della durata di 18 anni, avente ad oggetto la concessione di una tratta della pista ciclopedonale e delle relative pertinenze, comprese nel Parco Y, come meglio descritte nella bozza di Accordo allegata. Con riferimento a tale bozza e ai fini qui d'interesse, la Società precisa che:

1.si tratta di un affidamento in house providing e a titolo gratuito nel senso che non è dovuto al Comune X alcun canone

2.assume la gestione della tratta della pista ciclopedonale ''per la cui fruizione non è previsto alcun pagamento da parte dell'utenza'';

3.essendo gli ''introiti attesi comunque limitati nella loro entità, in quanto ricavabili esclusivamente da limitate sub­concessioni (per sottoservizi, attraversamenti, accessi) e dallo sfruttamento economico diretto di alcuni beni pertinenziali (parcheggi) ovvero dal loro affidamento per usi speciali/eccezionali a favore di terzi (punti ristoro, nolo bici ecc.)'', il Comune X si obbliga a un duplice intervento finanziario, consistente:

­ in un versamento in conto aumento di capitale, così da fornire all'Istante le risorse sufficienti a eseguire alcuni lavori di manutenzione straordinaria sulla tratta assegnata;

­ nel riconoscimento di una somma di denaro a titolo di contributo annuale, finalizzato a garantire l'equilibrio economico­finanziario della Società, soggetto a revisione per adeguarlo all'interesse pubblico e agli effettivi risultati consuntivi della gestione.

L’Agenzia delle Entrate ritiene che il contributo annuale pagato dal Comune costituisca il corrispettivo della prestazione di servizi che la Società dovrà effettuare dopo la stipula della Convenzione e come tale soggetto a IVA con aliquota ordinaria.