Compensi avvocatura su sentenze favorevoli
La Corte dei Conti Emilia Romagna, con delibera n. 15/2022 si è espressa si richiesta pervenuta da un Comune circa la corretta interpretazione dell’art. 9 del D.L. n. 90 del 2014 convertito nella legge n. 114 del 2014 che disciplina i compensi professionali dovuti agli avvocati dalle amministrazioni pubbliche da cui gli stessi dipendono.
In particolare oggetto della richiesta è il significato della locuzione “sentenza favorevole” di cui al comma 3 del citato articolo 9 e cioè se il diritto al compenso maturi solo in caso di sentenza favorevole oppure se, aderendo a una lettura sostanzialistica della norma, lo stesso debba essere riconosciuto in ogni caso di provvedimento giurisdizionale dal carattere decisorio di uno stato o grado del contenzioso e favorevole per l’Amministrazione in quanto idoneo a recarle un vantaggio o un’utilità.
La Sezione, rinvia, sulla questione, all’interpretazione sostanzialistica della norma, già affermata dalla magistratura contabile, per la quale il compenso agli avvocati dipendenti da enti pubblici spetta a seguito sia di sentenza sia di altra pronuncia di contenuto favorevole per l’ente che contenga la condanna alle spese della controparte e sia seguita dal recupero degli oneri legali a carico della medesima parte avversa.