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Codice appalti: bozza definitiva del regolamento attuativo

Disponibile il testo definitivo della Bozza di Regolamento attuativo del Codice dei Contratti Pubblici consegnata alla ministra Paola De Micheli e redatto dalla commissione dei 13 esperti nominati dal Mit. Il regolamento sostituirà le linee guida ANAC dopo che il c.d. "DL Sblocca cantieri" ha modificato l'impianto del Codice dei contratti. Il regolamento si compone di 314 articoli, nei quali si compendia l’insieme delle norme che la Commissione ha ritenuto di predisporre in attuazione dell’articolo 216, comma 27-octies. In via generale, e salve le ipotesi di abrogazione implicita o incompatibilità evocate dalla stessa norma transitoria, il regolamento è destinato a sostituire sei decreti ministeriali o interministeriali, ivi compreso il d.P.R. n. 207/2010 per le parti ad oggi ancora in vigore, e tre linee guida dell’ANAC. La numerosità degli articoli discende anche dalla scelta della Commissione di limitare le norme "comuni" alle varie tipologie di appalti (lavori, forniture, servizi), riservando poi a separate parti la disciplina relativa in modo da agevolare la lettura da parte degli operatori.

Tuttavia, come si legge nella relazione illustrativa della Commissione, la bozza non risolve del tutto, pur apportando il relativo contributo alcuni punti critici, che sono in corso di approfondimento da parte del Mit, nell’ambito del processo normativo in corso sulla necessaria semplificazione della legislazione in materia di contratti pubblici (sia per l’attuale fase emergenziale che a regime). Proprio il contesto emergenziale e le ipotesi di riforma del Codice, pongono qualche dubbio sulla approvazione della bozza e la Commissione, in particolare, osserva che: "... Non ci si nasconde, però, che un’ipotesi alquanto ragionevole è che si decida alla fine di differire l’entrata in vigore del regolamento, spostandola ad un momento in cui la vigenzae delle predette norme emergenziali sarà cessata, e comunque il quadro normativo primario si sarà nuovamente (e auspicabilmente) stabilizzato."

Il documento è quindi destinato a restare in sospeso per mesi, se non fino al 31 luglio 2021, e dovrà necessariamente essere adeguato alle modifiche che già sono state apportate dal Codice dal D.L. 76/2020.

La speranza è che si colga l'occasione di adeguare in questo periodo parallelamente il Codice dei contratti ed il regolamento attuativo a quello che dovrà essere il contesto post emergenza Covid, affrontando in particolare i punti oggetto di criticità osservati dalla Commissione stessa quali i rapporti tra regolamento e linee guida dell’ANAC, la qualificazione delle stazioni appaltanti, la limitazione degli oneri a carico degli operatori partecipanti alla gara, le criticità in ordine a taluni motivi di esclusione dalle gare, il miglioramento e rilancio del project financing e del partenariato pubblico privato, l'appalto integrato, il subappalto e l'avvalimento, il criterio di aggiudicazione.