Certificazione fondone, l’intralcio delle opere a scomputo
La riduzione dei proventi da permesso di costruire può essere oscurata dalle opere a scomputo, che tuttavia costituiscono un giro contabile e non costituiscono una effettiva possibilità di spesa per l’ente. Ci si chiede se è possibile evidenziare in qualche modo nel modello questa casistica comune a molti enti.
Il MEF nel rispondere a tale quesito ha evidenziato che il Tavolo tecnico di cui all’art. 106, comma 2, del Dl n. 34/2020, nella seduta del 15 gennaio 2021, ha stabilito di inserire nella Sezione 1 del Modello COVID-19 due nuove colonne.
Attraverso la compilazione di queste due nuove colonne l’ente potrà portare a rettifica degli accertamenti 2020 e/o degli accertamenti 2019 presenti, rispettivamente, nelle colonne (a) e (b) del Modello, la quota parte di tali accertamenti da ascriversi ad eventi straordinari che hanno interessato il bilancio dell’ente nel 2020 e/o nel 2019, oppure che derivi dal normale meccanismo di funzionamento di una determinata posta di bilancio.
“Neutralizzando” tali variazioni di entrata non imputabili alle colonne (d) o (e) del Modello e non dovute al Covid-19, si garantirà che ad incidere positivamente o negativamente sul saldo complessivo siano soltanto le variazioni di entrata effettivamente connesse all’emergenza da Covid-19.
Nel caso specifico degli importi delle opere a scomputo registrati nell’esercizio 2020, potranno essere iscritti nella nuova colonna rettificativa degli accertamenti 2020 di cui alla colonna (a) della voce “Permessi di costruire”. Si precisa, tuttavia, che per i permessi di costruire a confluire nella voce (A) del Modello e, conseguentemente, nel saldo complessivo della certificazione, sarà esclusivamente una quota parte che nel 2019 l’ente ha destinato agli equilibri di parte corrente. Le modifiche apportate al Modello COVID-19 saranno esplicitate nel DM integrativo del Decreto interministeriale n. 212342 del 3 novembre 2020, in corso di predisposizione.