Certificazione fondi Covid e caro energia, aumentano i controlli della Corte dei Conti
I questionari sul bilancio 2023 /2025 e sul rendiconto 2022 che la Corte dei Conti sezione Autonomie sta predisponendo conterranno ulteriori informazioni sull’utilizzo dei fondi Covid e caro Energia, i cui dati saranno “incrociati” con quelli della certificazione, che gli enti locali stanno predisponendo in vista della scadenza perentoria del 31 maggio 2023.
Oltre a questo, alcune Sezioni regionali di controllo hanno sviluppato e già inviato agli enti locali, un questionario specifico volto a rilevare l’inerenza tra la spesa sostenuta e la finalità del fondo impiegato. In altri termini, la Corte Conti vuole sapere se i fondi Covid e caro Energia sono stati utilizzati effettivamente per spese correlate all’emergenza o se sono invece stati utilizzati per altre spese che, seppur istituzionali e quindi legittime, avrebbero dovuto essere finanziate con risorse correnti di bilancio o comunque con altri fondi.
Tra le informazioni richieste dalla Corte Conti vi sarà anche il momento della correlazione fondi vincolati – spesa sostenuta, con una domanda volta a verificare se tale correlazione si è realizzata in corso d’anno oppure in sede di rendiconto o di certificazione. L’informazione non dovrebbe comunque avere alcuna conseguenza, in quanto è noto che non debba necessariamente esistere esatta coincidenza tra tutte le allocazione di bilancio e con i collegamenti contabili esposti in certificazione, come conferma lo stesso Decreto MEF 18.10.2022 in merito all’utilizzo dei fondi per le riduzioni TARI; all’allocazione del canone unico patrimoniale; alle rettifiche su entrate allocate nella voce diversi.