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Canone Unico: conta la popolazione del centro abitato

Il MEF si è recentemente espresso in relazione ad una questione sollevata da un ente locale in merito al Canone Unico nei centri abitati.

Il Ministero stesso ha cercato di rispondere alla richiesta di chiarimenti in ordine all’interpretazione dei commi 818 e 837 dell’art. 1 Legge 27 dicembre 2019, n. 160.

Secondo l’ente locale, i commi sopra citati prevedono una diversa formulazione dal momento che dal comma 818 emerge che nei Comuni con popolazione superiore ai diecimila abitanti le strade siano tutte comunali, mentre il comma 837 induce a considerare come ricomprese nelle aree comunali solo i tratti di strada situati all’interno dei centri abitati dei Comuni con popolazione superiore ai diecimila abitanti.

L’interpretazione che scaturisce dalle due norme, pur essendo il loro dettame parzialmente dissimile, è da considerarsi unitaria, in quanto la frase “la popolazione superiore a diecimila abitanti” deve essere riferita a quella dei centri abitati.

In relazione al canone unico quindi, per stabilire se un tratto di strada provinciale che percorre il centro abitato di un comune è di appartenenza della provincia, è necessario far riferimento alla popolazione del centro abitato stesso e non a quella del comune nel suo insieme.

Lo dice chiaramente l’articolo 2, comma 7, CDS: “Le strade urbane di cui al comma 2, lettere D, E e F, sono sempre comunali quando siano situate nell’interno dei centri abitati, eccettuati i tratti interni di strade statali, regionali o provinciali che attraversano centri abitati con popolazione non superiore a diecimila abitanti”.