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Bilancio tecnico, nessun rinvio

Nell'ultima riunione della Commissione Arconet è stata confermata l'inopportunità di rinviare al prossimo anno l'avvio del bilancio tecnico, che abbiamo già avuto modo di spiegare più volte che non rappresenta affatto una novità, semmai un richiamo all'ordine, come quello relativo al rispetto (ovvio) delle scadenze di legge. In particolare, emerge dal verbale della Commissione quanto segue:

Anci ha espresso nelle settimane scorse valutazioni molto critiche sul contesto istituzionale in cui si colloca il nuovo principio. Ma, anche in disparte queste osservazioni, quale rappresentante degli enti chiedo alla Commissione di pronunciarsi sull'opportunità di un intervento tempestivo per rinviare al bilancio 2025 la prima applicazione delle nuove modalità di approvazione dei bilanci così come stabilito dal decreto appena emanato. Riterrei che questo intervento possa avvenire per via interpretativa, ovvero attraverso lo stesso strumento che ha approvato le modifiche.

Ad ANCI questo rinvio pare un atto dovuto, sia per la ristrettezza dei tempi intercorrenti tra l'emanazione del DM e i primi adempimenti ivi formalizzati, sia anche per meglio approfondire alcuni aspetti del principio stesso considerati particolarmente critici dai Sindaci.

Sulla base dell'attenzione che auspicabilmente verrà espressa da tutti gli attori, sarebbe parimenti auspicabile analizzare con più calma e serenità il contenuto delle modifiche approfondendo i profili più critici.

Con riferimento alla proposta di intervenire in via interpretativa, la Commissione concorda che non può esserci un’interpretazione diversa sulla vigenza dell’articolo 1 del DM del 25 luglio 2023 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 4 agosto 2023.

Interviene il rappresentante dell’UPI che dichiara la disponibilità ad un rinvio della vigenza dell’articolo 1 del DM 25 luglio 2023, ma tale rinvio non deve poter consentire di apportare modifiche alla disciplina sul processo di bilancio già approvata.

Anche il rappresentante delle regioni concorda sulla disponibilità ad un rinvio della vigenza dell’articolo 1 del DM 25 luglio 2023 e precisa che tale rinvio non deve poter consentire di apportare modifiche alla disciplina sul processo di bilancio già approvata.

Interviene il rappresentante del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili per segnalare l’assenza di sanzioni in caso di mancato rispetto dell’iter di bilancio e di lesione dell’autonomia regolamentare con particolare riferimento per gli enti che tradizionalmente rispettano i termini di legge, tant’è che il processo di bilancio è stato definito sulla base di prassi già presenti nella realtà atte a garantirne l’approvazione entro la naturale scadenza del 31/12 e che non richiedono documenti contabili nuovi e/o l’ausilio delle software house.

In conclusione, il Presidente conferma che le attività previste dal nuovo processo di bilancio, quale il bilancio tecnico, non costituiscono affatto una novità assoluta per gli enti locali e che l’atto di indirizzo non è richiesto come un atto necessario.

Precisa, inoltre, che il decreto del 25 luglio 2023:

- si limita ad individuare puntualmente ruoli, compiti e tempistiche del processo di bilancio, peraltro in assenza di sanzioni in caso di inadempienze;

- è stato predisposto nell’ambito di un gruppo di lavoro tecnico, cui hanno partecipato componenti designati dalle associazioni degli enti territoriali (ANCI, UPI) con esperienza consolidata nella direzione di uffici finanziari negli enti locali, che hanno avuto modo di intervenire attivamente e fattivamente nella predisposizione del testo. Al fine di favorire la massima partecipazione e condivisione delle scelte, il gruppo di lavoro è stato esteso anche a rappresentanti dell’ANPCI e dell’ARDEL);

- è stato condiviso all’unanimità nel corso dell’ultima riunione della Commissione Arconet;

- è già in corso di applicazione con riferimento al processo di bilancio relativo all’esercizio 2024-2026 e che un eventuale rinvio interverrebbe in una fase prossima alla conclusione.

Ricorda infine che il DM 25 luglio 2023 di cui ANCI propone il rinvio risponde alla necessità di favorire l’approvazione del bilancio di previsione degli enti locali entro la data del 31 dicembre, termine che negli ultimi 12 anni è stato sempre disatteso e che, come evidenziato dalle slide presentate nel corso della riunione, nonostante le continue proroghe dei bilanci, sono ancora numerosi gli enti che non hanno approvato/trasmesso i bilanci di previsione alla Banca dati della pubblica amministrazione con riferimento all’ultimo quinquennio.