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Avanzo libero disponibile, verifiche di prima di applicarlo

Non è assolutamente detto che se dal rendiconto 2022 è emerso un avanzo libero pari a € 1.000 e se finora è stato applicato alla competenza 2023 € 400, si possa ora applicare la differenza € 600.

Bisogna verificare, oltre alla inesistenza di situazioni di anticipi di cassa e utilizzi di cassa vincolata, se la situazione dei residui attivi che alimentano quel risultato di amministrazione libero è ancora correttamente fotografata dall'accantonamento a FCDE o se parte di quell'avanzo è viceversa alimentato da quote dubbie di residui attivi, che da marzo (riaccertamento ordinario) ad oggi si sono aggravate in termini di rischio di insoluti.

Inoltre alcuni residui attivi potrebbero essere stati rateizzati, con stralcio operativamente svolto nel prossimo riaccertamento dei residui, ma di fatto già da oggi impossibili da considerare.

Occorre poi attendersi possibili ulteriori revisioni delle quote vincolate e accantonate a seguito di interventi Corte Conti e a seguito dell'imminente DM Interno e MEF di conguaglio fondi Covid e caro bollette, che dovrebbe essere pubblicato entro fine mese.

In altri termini, nelle variazioni di ottobre e novembre è fortemente sconsigliato applicare l'intera quota di avanzo libero disponibile.