Assestamento, la partita si gioca sui prossimi anni
Entro il 31 luglio gli enti locali devono (non è un obbligo, ma è necessario, a maggior ragione quest’anno) approvare in Consiglio la delibera di assestamento generale di bilancio, con la quale si attua la verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita, compreso il fondo di riserva ed il fondo di cassa, al fine di assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio.
Il bilancio è unico e triennale, quindi è giocoforza provvedere alla revisione degli equilibri di competenza, di cassa, sui residui del 2020; di competenza sul 2021 e 2022. E qui sorgono i problemi, perché tutta la manovra Covid, scandita in particolare dal DL 18/2020 e dal DL 34/2020, riguarda solo il 2020.
Riguardano (solo) il 2020 i ristori a compensazione su IMU turistica, Tosap / Cosap pubblici esercizi, Imposta di soggiorno, Fondo funzioni fondamentali, Fondo zona rossa, Fondo sanificazione, Fondo straordinario polizia municipale, Fondo aziende di trasporto, Fondo scuolabus ed altri interventi, come quelli straordinari del DL 18/2020, quali la possibilità di utilizzare i proventi da concessioni edilizie per spese Covid in parte corrente, la possibilità di svincolare trasferimenti residui vincolati, ed altre misure.
Ma l’emergenza Covid continua, come dimostrano i decreti di proroga del Governo e la crisi economica non si ferma. Come sarà l’addizionale Irpef 2021 calcolata sui redditi 2020? Come si stabilizzerà la minore IMU? E la Tari, il nuovo Canone unico (Local Tax), l’imposta di soggiorno, le entrate da parcheggi, da multe, da impianti sportivi, da scuolabus, da mensa e altro ancora? Come si stabilizzerà la spesa corrente post Covid?
Occorre lanciare un grido d’allarme fin d’ora; il motto “chi vivrà vedrà” poco si addice alla corretta programmazione e soprattutto alla copertura di spese pluriennali già autorizzate. Ma allora occorre far qualcosa fin da subito ovvero dall’assestamento 2020-2022, iniziando a ridurre i “tetti” degli stanziamenti non legati a obbligazione giuridica già assunta, per finire ad una programmazione anticipata della leva tributaria e tariffaria.
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